E quello che avrà otto giorni sarà circonciso in mezzo a voi, ogni figlio maschio nelle vostre generazioni, quello nato in casa, o comprato con denaro da qualunque estraneo, che non sia della tua stirpe.

Chi avrà otto giorni sarà circonciso. Questo rito era praticato da molte nazioni antiche: dagli egiziani, dagli etiopi, dai colchi (un ramo degli antichi egizi), dai siri, dai fenici, tra i trogloditi sulla costa del Mar Rosso (l'Erode di Rawlinson, b. 2: , Cap. 37, 104) - anzi, anche tra le tribù Bechuana e Caffre a sud dello Zambesi in Africa, e ne sono state trovate tracce nelle Isole dei Mari del Sud, e anche nel cuore del Nuovo Mondo. Il rito era praticato in Egitto fin dalla quarta dinastia, e probabilmente anche prima, molto prima della nascita di Abramo (Wilkinson, in "Erode" di Rawlinson). Ma tra queste persone non era affatto universale, come un ampio esame di mummie ha dimostrato che è stato subito in proporzione non maggiore di circa uno su cinquanta, e che, anche, dall'età di quattordici anni in su, quando lo richiedessero ragioni politiche, sanitarie o prudenziali; mentre era ingiunto alla posterità di Abramo non appena essi fossero venuti al mondo, di essere eseguiti l'ottavo giorno dopo la nascita. Poiché era una distinzione nazionale, era imperativa per tutte le classi, dai gradi più alti a quelli più bassi della società ebraica; e, soprattutto, era simbolo di importanti sentimenti religiosi.

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