Ad Abramo per un possesso in presenza dei figli di Heth, prima di tutti quelli che entravano per la porta della sua città.

Il campo di Efron fu assicurato ad Abramo come possedimento. Questo è il primo caso di un trasferimento di proprietà registrato. Non c'era nessun avvocato, nessuna pergamena, nessun sigillo o firma allegata a un atto, nessun registro in cui depositarlo tra gli archivi municipali di Hebron. Era interamente una transazione orale; tuttavia l'atto del trasferimento era caratterizzato da una particolarità di dettagli e specificazioni - campo, grotta, lecci, "in tutti i confini intorno", - quanto più minuto potrebbe essere fatto in un moderno documento legale; e, essendo completato alla presenza di testimoni noti - probabilmente gli anziani ei magistrati - era considerato, secondo le nozioni e le usanze dei tempi patriarcali, tanto vincolante quanto le più severe forme di diritto scritto avrebbero potuto renderlo.

Da parte di Abramo, però, non si trattava semplicemente di una transazione commerciale: era un atto di fede, compiuto nel rispetto della promessa. Era un pegno del futuro possesso della terra da parte della sua posterità, che in conseguenza del patto pubblico con i figli di Heth, divenne universalmente noto.

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