E il padrone di Giuseppe lo prese, e lo mise nella prigione, un luogo dove erano legati i prigionieri del re: ed egli era là nella prigione.

Il padrone di Giuseppe lo prese e lo mise in prigione, х bªbeeyt ( H1004 ) hacohar ( H5470 ), casa della torre rotonda, prigione fortificata; Settanta, eis to ochurooma, la fortezza] - di solito attaccata all'abitazione di un ufficiale come Potifar. Era in parte una prigione sotterranea ( Genesi 41:14 ), sebbene le pareti in mattoni si ergessero considerevolmente sopra la superficie del terreno e fossero sormontate da un tetto a volta, un po' a forma di ciotola rovesciata.

In una tale prigione Potifar, nel primo impeto di rabbia, gettò Giuseppe, e ordinò che fosse sottoposto a un trattamento più Salmi 105:18 ( Salmi 105:18 ) come osava; perché il potere dei padroni sui loro schiavi era molto giustamente limitato dalla legge, e l'omicidio di uno schiavo era un crimine capitale.

La prigione, un luogo dove erano legati i prigionieri del re. Sebbene le prigioni sembrino essere un'appendice inseparabile dei palazzi, questa non era una prigione comune: era il ricettacolo dei criminali di stato; e perciò si può presumere che si esercitasse sopra i prigionieri una severità e una vigilanza più che ordinaria. In generale, però, le prigioni egiziane, come altre prigioni orientali, erano utilizzate esclusivamente ai fini della detenzione. Le persone accusate sono state inserite in questi fino a quando le accuse contro di loro potrebbero essere indagate; e sebbene il carceriere fosse responsabile della comparsa di tutti quelli posti sotto la sua custodia, tuttavia, purché fossero presentati quando chiamati, non fu mai interrogato sul modo in cui li aveva tenuti.

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