Commento critico ed esplicativo
Geremia 27:3
E mandali al re di Edom, e al re di Moab, e al re degli Ammoniti, e al re di Tiro, e al re di Sidon, per mezzo dei messaggeri che vengono a Gerusalemme a Sedekia re di Giuda;
Mandateli al re di Edom... per mano dei messaggeri che vengono... a Sedekia - simbolo appropriato, poiché questi ambasciatori erano venuti a Gerusalemme per consultarsi su come scrollarsi di dosso il giogo di Nabucodonosor. Secondo Ferecide in Clemens Alexandrinus "Stromata", 567, Idanthura, re degli Sciti, intimò a Dario, che aveva attraversato il Danubio, che avrebbe guidato un esercito contro di lui, inviandogli, invece di una lettera, un topo, una rana, un uccello, una freccia e un aratro. Il compito assegnato a Geremia richiedeva grande fede, poiché era certo di provocare con un apparente insulto i suoi stessi concittadini e gli ambasciatori stranieri ei loro re, proprio nel momento in cui tutti erano pieni di fiduciose speranze fondate sulla confederazione.