Non ero al sicuro, né avevo riposato, né ero tranquillo; eppure sono arrivati ​​i guai.

Non ero al sicuro... eppure arrivarono i guai, riferendosi non al suo stato precedente, ma all'inizio dei suoi guai. Da quel momento non ho avuto riposo, non c'è stato intervallo di dolori. E, sebbene io sia stato e sia tormentato da così tante prove, tuttavia sta arrivando un nuovo problema, vale a dire il sospetto dei miei amici che io sia un ipocrita. Questo dà il punto di partenza a tutta la polemica che ne è seguita.

Osservazioni:

(1) La veridicità del volume ispirato appare nel registrare così fedelmente i difetti, così come le grazie, dei suoi eroi, Giobbe, l'uomo particolarmente distinto per la pia pazienza sotto la schiacciante pressione delle calamità accumulate, accresciute dalla mancanza di la vera simpatia nei suoi amici dichiarati, lascia il posto ai suggerimenti appassionati di uno spirito ferito.

(2) Chi pensa di stare in piedi, guardi di non cadere. Nessuno può dire a cosa possa essere tentato quando è esposto a prove infuocate: ma il credente conosce Colui che dice: "Come i tuoi giorni, così sarà la tua forza". Perciò prega: "Non ci indurre in tentazione, ma liberaci dalla il male."

(3) Solo Cristo è il modello impeccabile da copiare e ha promesso di "tenere i piedi dei suoi santi". Seguiamo l'esempio della sua pazienza, la quale, quando fu oltraggiato, non oltraggio più, quando soffrì, non minacciò, ma si affidò a colui che giustamente giudica. (4) Con mormorii impazienti contro le difficili dispensazioni della Provvidenza di Dio, non facciamo che aggravare il male.

(5) Verrà un giorno in cui gli empi potrebbero desiderare di non essere mai nati. Ma finché gli uomini sono in questa vita, sono nella terra della grazia e della speranza; e possano così trarre vantaggio da tutte le contingenze di questa vita, anche le sue prove più dolorose, da avere ragione di benedire Dio per tutta l'eternità per la loro creazione e redenzione.

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