Commento critico ed esplicativo
Giovanni 11:6
Avendo dunque saputo che era ammalato, rimase ancora due giorni nello stesso luogo dove si trovava.
Quando ebbe udito [`Quando udì' eekousen ( G191 )] quindi che era malato, rimase ancora due giorni - anzi, 'poi х tote ( G5119 )] rimase due giorni'
Nello [stesso] posto in cui si trovava. Senza dubbio questo era solo per lasciare che le cose andassero al peggio, al fine di mostrare la Sua gloria. Ma quanto attenta, intanto, alla fede dei suoi amici, e quanto dissimile dal modo in cui di solito si manifesta l'amore per un amico morente, su cui è chiaro che Maria faceva i conti. Ma le vie del divino non sono come le vie dell'amore umano. Spesso sono il contrario.
Quando il suo popolo è malato, nel corpo o nello spirito, quando il suo caso si fa ogni giorno più disperato, quando ogni speranza di guarigione sta per scadere, proprio in quel momento e quindi è che "Egli rimane due giorni ancora nello stesso luogo dov'è." Possono ancora sperare contro ogni speranza? Spesso non lo fanno; ma "questa è la loro infermità". Perché è il suo stile di recitazione scelto. Ci è stato insegnato bene, e ora non dovremmo avere la lezione da imparare.
Dai giorni di Mosè fu dato in modo sublime come il carattere delle Sue più grandi interposizioni, che "il Signore giudicherà il suo popolo e si pentirà per i suoi servi, quando vedrà che il loro potere è svanito" ( Deuteronomio 32:36 ).