Commento critico ed esplicativo
Giovanni 12:27
Ora la mia anima è turbata; e cosa devo dire? Padre, salvami da quest'ora: ma per questo sono venuto fino a quest'ora.
Ora la mia anima è turbata. Vuol dire, alla prospettiva della Sua morte, a cui ho appena accennato. Strana vista della Croce questa, subito dopo averla rappresentata come l'ora della Sua gloria! ( Giovanni 12:23 .) Ma le due visioni si incontrano naturalmente e si fondono in una. Furono i greci, si potrebbe dire, a turbarlo: 'Ah! vedranno Gesù, ma per lui sarà uno spettacolo costoso'.
E cosa devo dire? È in uno stretto tra due. La morte della Croce era, e non poteva che essere, spaventosa per la Sua anima. Ma rifuggire dall'assoluta sottomissione al Padre era ancora peggio. Nel chiedersi: "Cosa devo dire?" Sembra che pensi ad alta voce, tastando la via tra due terribili alternative, guardandoli entrambi severamente in faccia, misurandoli, pesandoli, affinché la scelta effettivamente fatta possa essere vista, e anche da se stesso sia sentita più vividamente, essere un'elezione profonda, deliberata, spontanea.
Padre, salvami da quest'ora - Prendere questa come una domanda, 'Devo dire, Padre, salvami', ecc., come fanno alcuni eminenti editori e interpreti, è innaturale e umile. È una vera richiesta, come quella del Getsemani: "Passi da me questo calice"; solo, mentre là Egli precede la preghiera con un "Se è possibile", qui la segue con ciò che è equivalente a quello -
Ma per questo motivo sono venuto a quest'ora. Il sentimento trasmesso, quindi, dalla preghiera, in entrambi i casi, è duplice: primo, che solo una cosa lo avrebbe potuto riconciliare con la morte della Croce - essendo sua volontà del Padre che la sopportasse - e, poi, che in questa prospettiva vi si arrendeva liberamente. Egli si ritrae, non per sottomissione alla volontà del Padre suo, ma per mostrare quanto sia tremendo il sacrificio di sé che l'obbedienza comportava, chiede prima al Padre di salvarlo da essa, e poi indica quanto perfettamente sappia di essere lì proprio per lo scopo di sopportarlo.
Solo lasciando che queste parole misteriose dicano il loro pieno significato diventano intelligibili e coerenti. Quanto a coloro che non vedono elementi amari nella morte di Cristo, niente oltre il semplice morire, cosa possono fare di una simile scena? e quando lo mettono a confronto con i sentimenti con cui migliaia di suoi adoranti seguaci hanno accolto la morte per amor suo, come possono elevarlo all'ammirazione degli uomini?