Allora i discepoli si guardarono l'un l'altro, dubitando di chi avesse parlato.

Allora i discepoli si guardarono l'un l'altro, dubitando (o 'essere in dubbio') di chi parlava. Ulteriori particolari di grande interesse sono dati negli altri Vangeli. Primo: "Erano molto addolorati" ( Matteo 26:22 ). Secondo: «Cominciarono a domandarsi tra di loro chi di loro doveva fare questo» ( Luca 22:23 ).

Terzo: "Gli cominciarono a dire uno per uno: Sono io? e un altro: Sono io?" ( Marco 14:19 ). Cuori generosi e semplici! Aborrivano il pensiero, ma, invece di metterlo sugli altri, ognuno era solo ansioso di purificarsi e sapere se poteva essere il miserabile. Il fatto che essi lo mettessero subito a Gesù stesso, sapendo senza dubbio chi doveva farlo, era la migliore, come certamente la più spontanea e ingenua, prova della propria innocenza.

Quarto, Gesù - a quanto pare mentre questo interrogatorio continuava - aggiunse: "Il Figlio dell'uomo va come è scritto di lui: ma guai a quell'uomo dal quale il Figlio dell'uomo è tradito! sarebbe stato bene per quell'uomo se avesse non era nato» ( Matteo 26:24 ). Quinto, "Giuda", ultimo di tutti, "rispose e disse: Signore, sono io?" evidentemente sentendo che quando tutti dicevano questo, se avesse taciuto, quello di per sé avrebbe attirato su di lui dei sospetti.

Per evitare ciò la domanda gli viene estorta, ma forse, tra l'agitazione e l'eccitazione a tavola, con un tono semi-soppresso - come siamo portati a pensare che sia stata anche la risposta - "Hai detto" ( Matteo 26:25 ), o eventualmente da poco più di un segno; poiché da Giovanni 13:28 , sotto, è evidente che fino al momento in cui uscì non fu scoperto apertamente.

Continua dopo la pubblicità
Continua dopo la pubblicità