Commento critico ed esplicativo
Giovanni 3:5
Gesù rispose: In verità, in verità ti dico: Se uno non è nato d'acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio.
Gesù rispose: In verità, in verità ti dico, a meno che un uomo non sia nato d'acqua e di Spirito, х ex ( G1537 ) hudatos ( G5204 ) kai ( G2532 ) pneumatos ( G4151 )] - o, più semplicemente, 'di l'acqua e lo Spirito,'
Non può entrare nel regno di Dio. Abbiamo qui una duplice spiegazione della nuova nascita, così sorprendente per Nicodemo. Ad un ecclesiastico ebreo, così familiare con l'applicazione simbolica dell'acqua, in ogni varietà di modo e forma di espressione, questo linguaggio era adatto a mostrare che la cosa intesa non era altro che "una completa purificazione spirituale per opera dello Spirito Santo". .
In effetti, questo elemento dell'acqua e dell'azione dello Spirito sono riuniti in una gloriosa predizione evangelica di Ezechiele 36:25 , che avrebbe potuto ricordare Nicodemo se tali spiritualità non fossero state quasi perse nel formalismo regnante. Il simbolo dell'acqua era già stato incarnato in un'ordinanza iniziatica, nel battesimo degli ebrei in attesa del Messia da parte del Battista, per non parlare del battesimo dei proseliti gentili prima di quello; e nella Chiesa cristiana sarebbe presto diventata la grande porta visibile d'ingresso nel "regno di Dio", essendo la realtà l'unica opera dello Spirito Santo.
In questo modo di vedere i due elementi - "l'acqua" e "lo Spirito" - evitiamo l'interpretazione insoddisfacente dell'"acqua", come se nostro Signore non avesse voluto dire altro che "a meno che un uomo non sia rigenerato dall'ordinanza del battesimo e dallo Spirito Santo.' Lo chiamiamo insoddisfacente, perché, poiché l'ordinanza del battesimo non fu istituita fino a quando Gesù non fu in volo per la gloria, riteniamo difficile supporre qui qualsiasi allusione diretta a tale istituzione.
Ma neppure è da ridursi, con Lampe, ecc., a mera cifra per la verità. È indubbiamente la proprietà purificatrice o purificatrice dell'acqua a cui si fa riferimento, in conformità con le idee familiari del rituale ebraico e l'attuale linguaggio dell'Antico Testamento. Ma poiché questo prendeva già forma in un'ordinanza iniziatica, nei modi appena accennati, sarebbe irragionevole escludere ogni riferimento al battesimo; sebbene sarebbe forse più vicino alla verità dire che il Battesimo stesso incarna solo in un'ordinanza pubblica la grande verità generale qui annunciata: che un'operazione purificatrice o purificatrice dello Spirito in tutti è indispensabile per entrare nel regno di Dio.