E Iefte disse agli anziani di Galaad: Non mi avete odiato e mi avete cacciato dalla casa di mio padre? e perché venite a me ora quando siete nell'angoscia?

Jefte disse... Non mi odiavate? Dapprima diede loro un'accoglienza altezzosa e fredda. È probabile che abbia visto alcuni dei suoi fratelli tra i deputati. Iefte era ora in condizioni di fare le sue condizioni. Con la sua precedente esperienza, avrebbe mostrato poca saggezza o prudenza senza vincolarli a un impegno chiaro e specifico per investirlo di un'autorità illimitata, tanto più che stava per mettere in pericolo la sua vita per la loro causa.

Sebbene l'ambizione possa aver stimolato in una certa misura la sua pronta obbedienza, è impossibile trascurare la pietà del suo linguaggio, che crea un'impressione favorevole che la sua vita itinerante, in uno stato di modi sociali così diverso dal nostro, non fosse incompatibile con le abitudini della religione personale.

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