Commento critico ed esplicativo
Giudici 14:8
E dopo un po' tornò a prenderla, e si voltò per vedere la carcassa del leone: ed ecco, c'era uno sciame d'api e miele nella carcassa del leone.
Dopo un po' tornò a prenderla - probabilmente dopo un anno, il consueto intervallo tra le cerimonie del fidanzamento e del matrimonio. È stato speso dalla sposa eletta con i suoi genitori in preparazione delle nozze; ea suo tempo lo sposo tornò per portarla a casa.
Uno sciame di api e miele nella carcassa del leone. Aristotele e altri eminenti naturalisti affermano che le api non si posano su una carcassa morta, né ne assaggiano la carne. Né nel fatto citato dallo storico sacro nulla contrasta con questa affermazione di Aristotele. In un clima del genere le miriadi di insetti e le devastazioni dei rapaci, insieme all'influenza dei raggi solari, metterebbero in pochi mesi la carcassa in uno stato invitante per animali così puliti come le api. E la frase, "dopo un tempo", che introduce la relazione di questo incidente, mostra che l'alveare delle api nella carcassa del leone era molto posteriore alla morte dell'animale, quando era stato completamente spogliato di ogni putrido effluvia, e ridotto a mero scheletro.