Commento critico ed esplicativo
Giudici 2:6
E quando Giosuè lasciò partire il popolo, i figli d'Israele andarono ciascuno alla sua eredità per possedere il paese.
E quando Giosuè aveva lasciato andare la gente. Questo passaggio è una ripetizione di Josh. 24:39-31, ed è stato inserito qui per mettere il lettore in possesso delle ragioni che hanno suscitato un rimprovero così forte e severo da parte dell'angelo del Signore. Durante la vita dei primi occupanti, che conservarono un vivido ricordo di tutti i miracoli e giudizi cui avevano assistito in Egitto e nel deserto, il carattere nazionale si elevava per fede e pietà.
Ma nel corso del tempo sorse una nuova razza, estranea a tutta l'esperienza consacrata e solenne dei loro padri - "non conosceva il Signore, né ancora le opere che aveva fatte per Israele" - cioè, non considerava, almeno si comportarono come se non avessero mai sentito parlare delle meravigliose interposizioni di Yahweh a favore della loro nazione, e cedessero troppo prontamente alle influenze corruttrici dell'idolatria che li circondava.