Commento critico ed esplicativo
Giudici 8:23
E Gedeone disse loro: Io non ti dominerò, né mio figlio ti dominerà: l'Eterno ti dominerà.
Il Signore dominerà su di te. La loro sconfinata ammirazione e gratitudine li spinse, nell'entusiasmo del momento, a elevare al trono il loro liberatore, ea stabilire una dinastia reale nella sua casa. Ma Gideon conosceva troppo bene, e riveriva troppo devotamente, i principi della teocrazia per prendere in considerazione la proposta per un momento. L'ambizione personale e familiare era allegramente sacrificata al senso del dovere, e ogni motivo mondano era tenuto a freno da un supremo rispetto per l'onore divino. Avrebbe volentieri agito da giudice; ma il Signore solo era re d'Israele. Vide, non per il loro desiderio di trasmettere il potere supremo ai suoi posteri, ma anche per la loro proposta di riservarselo durante la vita, che avevano dimenticato il diritto sovrano di Dio di nominare, e anche di mettere da parte colui che si era compiaciuto di impiegare per un periodo.
Perciò, disse: "Il Signore ti dominerà", "Non prenderò nemmeno il nome di un sovrano. Se Colui che mi ha chiamato al suo servizio mi permetta di continuare a essere suo delegato, sono soddisfatto. In caso contrario, mi metta da parte e nomini chi vuole al mio posto' (Jamieson's 'Sacred History' 1:, p. 311).