Commento critico ed esplicativo
Habacuc 3:6
Si fermò e misurò la terra; vide e fece a pezzi le nazioni; e le montagne eterne furono disperse, le colline perpetue si piegarono: le sue vie sono eterne. Si alzò e misurò la terra. Yahweh, nella sua avanzata, è rappresentato mentre si ferma all'improvviso e misura la terra con il suo sguardo che tutto vede; dove c'è costernazione universale. Maurer, da una radice diversa, propone di tradurre [yªmodeed, da muwd ( H4128 ), agitare, mentre la versione inglese fa la coniugazione Poel, da maadad ( H4058 ), misurare], 'ha scosso la terra;' che risponde al parallelo "andò a pezzi" - l'ebraico [rayateer, da naatar ( H5425)] per cui quest'ultimo, tuttavia, può essere meglio tradotto, "fatto per saltare o tremare". Ma la versione inglese, per il verbo precedente, 'misurato' con il Suo sguardo, il Suo semplice sguardo seguito dal Suo far tremare le nazioni, nella frase parallela, è più poetica e si accorda con il significato ordinario dell'ebraico.
E le montagne eterne - che sono sempre state ricordate per aver mantenuto lo stesso posto e la stessa forma dalla fondazione del mondo.
Le colline perpetue si inchinarono , per così dire, in riverente sottomissione.
Le sue vie sono eterne - le sue meravigliose vie di lavoro per la salvezza del suo popolo segnano il suo carattere eterno; come era prima nell'operare per loro, così sarà ora.