Guai a chi dice a suo padre: Che cosa generi? o alla donna, che cosa hai partorito?

Guai a colui che dice a (suo) padre: Che cosa generi? Se è sbagliato che un bambino, nato in circostanze meno favorevoli, rimproveri ai suoi genitori di averlo partorito; a fortiori, è, per rimproverare Dio per i suoi rapporti con noi. Horsley traduce "un padre" e spiega: Gli ebrei si consideravano esclusivamente figli di Dio, ed erano arrabbiati che Dio adottasse anche i gentili. Guai a chi dice a uno già padre: Perché generi altri figli? Ma mentre questo ultimo riferimento ai Gentili è vero, la traduzione nella versione inglese, "suo padre", è chiaramente giusta, rispondendo a "suo Creatore" ( Isaia 45:9). L'opinione di Forerius è probabilmente giusta: "Guai a colui che dice a suo padre: Che cosa generi?" "Perché generi altri figli?" Questo si applicherà agli Ebrei addolorati per l'adesione dei Gentili.

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