Commento critico ed esplicativo
Isaia 63:19
Noi siamo tuoi: tu non puoi mai dominarli; non furono chiamati con il tuo nome.
Noi siamo (tuoi): tu non puoi mai dominarli - piuttosto, 'Noi siamo tuoi dall'antichità (ebraico, mee`owlaam ( H5769 )); tu non puoi dominarli.' Quindi il caldeo e il siriaco, e apparentemente la Settanta e la Vulgata. Lowth traduce: "Noi siamo stati a lungo come coloro sui quali non hai governato, che non sono chiamati con il tuo nome;' 'a lungo' sta quindi in contrasto con "solo un po'" ( Isaia 63:18 ).
Ma l'analogia di Isaia 63:18 rende probabile che la prima clausola in questo verso si riferisca agli ebrei, e la seconda ai loro nemici, come la traducono la versione inglese e Barnes. I nemici degli ebrei sono stranieri che si sono ingiustamente intromessi nell'eredità del Signore.
Osservazioni: Questa è un'altra delle profezie che, pur avendo tratti parziali del primo avvento di Cristo, guarda principalmente al grande compimento del suo secondo avvento. Egli appare qui chiaramente, non tanto nel suo carattere di Messia sofferente, quanto in quello di Messia glorificato, venuto a vendicarsi dei suoi nemici ea regnare. Dopo aver calpestato la fazione anticristiana rappresentata da Edom, viene rappresentato mentre torna in trionfo a Gerusalemme, sua capitale reale. Come qui Egli descrive se stesso come 'parlando in rettitudine', così nel passaggio parallelo dell'Apocalisse appare come "la Parola di Dio"; ed è detto di Lui "con giustizia egli giudica e fa guerra". Come qui è visto 'rosso nella sua veste' ( Isaia 63:2), così Giovanni dice: "Era vestito di una veste intrisa di sangue". Come qui dice: "Io ho pigiato il torchio da solo" ( Isaia 63:3 ), così di lui è scritto: "Egli pigia il torchio dell'ardore e dell'ira di Dio Onnipotente". Come qui "calpesta il popolo nella sua ira e lo calpesta nel suo furore", così là si dice di lui: "dalla sua bocca esce una spada affilata, affinché con essa colpisca le nazioni e le dominerà". con una verga di ferro».