Commento critico ed esplicativo
Luca 16:18
Chi ripudia sua moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio; e chiunque sposa colei che è allontanata dal marito, commette adulterio.
Chi ripudia sua moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio; e chiunque sposa colei che è allontanata dal marito, commette adulterio. Vedi le note a Matteo 19:3 . Lungi dal voler indebolire la forza della legge, con queste allusioni a una nuova economia, nostro Signore non fa altro che rimandare a casa, in questo modo inaspettato, le sue alte esigenze con un'asprezza che i farisei non mancherebbero di sentire.
Questa parabola, essendo appunto l'inverso della prima, fu evidentemente pronunciata subito dopo, e destinata a completare la lezione del Giusto Uso delle Ricchezze. Come l'economo si fece amico della mammona dell'ingiustizia, così questo ricco si fece, dalla stessa mammona, un nemico, nella persona di Lazzaro, tale da far fremere le orecchie di chiunque lo oda . Come, agendo per l'eternità, nello spirito di questo economo per il tempo, gli amici che ci facciamo così, al nostro allontanamento da questa scena, "ci riceveranno nelle dimore eterne", così agendo, pur professandosi cristiani, nello spirito di quest'uomo ricco, i nemici che in tal modo ci faremo sorgeranno per escluderci per sempre dalle dimore dei beati.
Tale è la sorprendente connessione tra queste due parabole. Quest'ultimo, tuttavia, è del tutto di un ordine superiore e di un significato più profondo del primo. Il velo sottile dell'esclusione da una casa terrena solo per essere seguita dall'ammissione in altre ugualmente terrene è gettato via; e il terribile aspetto dell'uso che ora facciamo della mammona dell'ingiustizia sul nostro stato eterno si presenta davanti agli occhi alla luce delle fiamme eterne, tanto che il bagliore abbagliante della scena rimane anche nel lettore più superficiale.