Commento critico ed esplicativo
Luca 18:14
Io vi dico, quest'uomo scese a casa sua giustificato piuttosto che l'altro: perché chiunque si esalta sarà abbassato; e chi si umilia sarà esaltato.
Ti dico - autorevolmente,
Quest'uomo scese a casa sua giustificato piuttosto che l'altro. Il significato è "e non l'altro".
Poiché chiunque si esalta sarà abbassato; e chi si umilia sarà esaltato. Questa grande legge del Regno di Dio è, nell'insegnamento di Cristo, iscritta sopra la sua porta d'ingresso come in lettere d'oro; ma quanto vividamente è qui raffigurato?
Osservazioni:
(1) La grande particolarità della religione della Bibbia è la salvezza per grazia; una salvezza, tuttavia, per la santità, non per, ma per le buone opere. Pervade l'Antico Testamento ( Esodo 34:6 ; Salmi 25:7 ; Salmi 34:18 ; Salmi 138:6 ; Salmi 147:6 ; Isaia 57:15 , ecc.
); sebbene la sua piena rivelazione, in connessione con l'Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo, fosse naturalmente riservata al Nuovo Testamento. Eppure, l'ipocrisia è così naturale per l'orgoglio del cuore umano, che ha trovato la sua strada anche nel sistema dottrinale della Chiesa; e da quell'apostasia che asseconda tutte le inclinazioni corrotte della nostra natura, pur conservando la forma della verità evangelica, è stata eretta in un sottilissimo schema che, mentre apparentemente attribuisce tutto alla grazia, è in realtà una dottrina di salvezza per opere .
(Vedi canoni e decreti del Concilio di Trento, Sess. VI. Decretum de Motivazione; in particolare 100:7:9: con Can. 9:11:VI. Decretum de Motivazione; in particolare 100:7:9 con Can. 9,11; 12,13) «Anche nelle Chiese protestanti la stessa dottrina ha trovato ingresso, sotto diverse forme di linguaggio, e in tempi di indifferenza religiosa e di degenerazione generale ha diffuso il suo virus mortale su intere regioni un tempo fiorenti di salute; né è effettivamente sloggiato in alcun cuore se non per insegnamento divino.
(2) L'essere svuotati di sé, o "poveri in spirito", è la preparazione fondamentale e indispensabile per accogliere la "grazia che porta la salvezza". Ovunque questo esiste, quel "lutto" che precede il conforto, quella "fame e sete di giustizia" che è ricompensata con la "pienezza" di essa, si trova invariabilmente, come in questo pubblicano. Tali, dunque, e tali soltanto, sono quelli veramente giustificati. "Ha ricolmato di beni gli affamati, e ha rimandato a mani vuote i ricchi" ( Luca 1:53 ).
Qui finalmente il nostro Evangelista, dopo aver percorso quasi da solo più di trecentocinquantuno versi, si rimette in riga, viaggiando, come si vedrà, in compagnia dei due Evangelisti precedenti, benché ciascuno, se così si può dire, su binari separati.