Commento critico ed esplicativo
Marco 5:43
E li accusò severamente che nessuno lo sapesse; e ordinò che le fosse dato qualcosa da mangiare.
E li accusò severamente (o severamente), che nessun uomo dovrebbe saperlo. L'unico motivo che possiamo assegnare a questo è il suo desiderio di non lasciare che il sentimento pubblico nei suoi confronti vada troppo precipitosamente in crisi.
E ordinò che le fosse dato qualcosa da mangiare - in segno di perfetta restaurazione.
Osservazioni:
(1) Anima gravata, stanca e consumata da una malattia interiore che ha sconcertato ogni specifico umano e ti ha costretto a dire per amara esperienza di coloro che hanno raccomandato il cambiamento di aria e di scena, affari, piacere, viaggi e simili-` Miserabili consolatori siete tutti voi, falsari di menzogne, medici senza valore!». non hai "sentito parlare di Gesù" - quali miracoli di guarigione, quali meraviglie di trasformazione Egli ha compiuto in alcuni dei casi più ostinati e senza speranza; aprire gli occhi dei ciechi, scacciare i demoni, purificare i lebbrosi, far saltare lo zoppo come un cervo e far cantare la lingua del muto? Portagli finalmente il tuo caso, e non dubitare del Suo potere di portarti una cura perfetta, colui che ha detto a quelli che sono sani non hanno bisogno di un medico: non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori.
"Ma tu hai paura di mostrarti, prova quelli che hanno conosciuto la tua vita avventata dovrebbero dire di te con scherno: Anche Saulo è tra i profeti? Vieni dunque, nella calca dietro, e toccalo solo, e sentirai immediatamente la virtù che è uscito da Lui. Non ha bisogno di un abbraccio stretto, o di un trattamento veemente, o di molto rumore. È il contatto vivo, il semplice tocco della fede, che fa emergere la virtù risanatrice.
E racconterà la sua storia. Conoscerai la differenza tra Cristo e tutti gli altri guaritori; e quando Gesù chiederà la tua testimonianza alla Sua potenza e grazia, avrai qualcosa da dire, avrai una storia da raccontare, che glorificherà il Suo nome e sarà la Sua ricompensa desiderata; sarai pronto a dire: "Venite tutti voi che temete Dio, e dichiarerò ciò che ha fatto per la mia anima".
(2) Muti debitori alla misericordia guaritrice, siate rimproverati dal racconto della procedura del Signore verso questa donna guarita. Non le permise, come senza dubbio avrebbe preferito, di andarsene in silenzio, per effondere i suoi ringraziamenti segreti, o in qualche incontro privato per testimoniare il suo amore a Gesù. Avrebbe voluto che lei, nonostante la sua modesta modestia, si facesse avanti davanti a tutti e dichiarasse cosa aveva fatto e come aveva accelerato.
Così, a suo modo, era una predicatrice di Cristo. E tale testimonianza Egli avrà da tutti i Suoi salvati. "Se confesserai con la tua bocca il Signore Gesù e crederai nel tuo cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato".
(3) Tra le moltitudini che si accalcano, senza desideri spirituali e senza scopo di salvezza, intorno al Salvatore, nei servizi della sua casa e nella professione del suo nome, Egli discerne il tocco timido e tremante della fede anche in un'anima credente , ed è cosciente della virtù guaritrice che quel tocco ha tratto da Lui senza resistenza. Quale incoraggiamento questo per coloro che temono che i loro sentimenti inutili e i loro poveri esercizi non abbiano alcun interesse per Lui; e quale ammonimento a coloro che, senza voler nulla da Lui, si lasciano risucchiare nella corrente di coloro che lo seguono e si affollano intorno a Lui, a non farne tesoro, come se attirerebbe più lo sguardo di Cristo verso loro nel gran giorno che se non avessero mai sentito nominare il suo nome.
(Vedi le note a Luca 13:26 ). Poiché vedi come, senza badare a tutto ciò che Lo assaliva e premeva su di Lui in questa occasione, esclamò di questa umile credente: "Qualcuno mi ha toccato".
(4) Se il Signore Gesù era così tenero e rispettoso dei sentimenti umani da anticipare il rimpianto di questo sovrano credente che essendo così lento nel venire da lui al suo adorato figlio era stato permesso di morire dicendogli: "Non temere, solo credi" - così come aveva prima domato la tempesta prima di rimproverare l'incredulità dei suoi discepoli in vista di essa (vedi la nota a Marco 5:24 ) - possiamo stare ben certi che alla destra della Maestà nei cieli " non abbiamo un Sommo Sacerdote che non possa essere toccato dal sentimento delle nostre infermità", e che ancora, come nei giorni della Sua carne, "Egli non spezzerà la canna ammaccata".
(5) Delle tre rianimazioni alla vita, riportate nella Storia evangelica, è degno di nota che una era la figlia di Giairo appena morta; un altro, diretto alla tomba, la vedova del figlio di Nain; e il terzo-Lazzaro-era morto da quattro giorni, era nella sua tomba, tanto che sua sorella disse: "Ormai puzza:" come per insegnarci che non importa quanto tempo siamo rimasti nello stato di morte- se tre o quattro anni nella morte spirituale, o migliaia di anni nella morte temporale, lo Spirito della vita in Cristo Gesù è in grado di vivificarci in una fase come in un'altra.
"Non ti ho detto che, se tu credessi, dovresti vedere la gloria di Dio? Io sono la risurrezione e la vita: chi crede in me, sebbene fosse morto, vivrà; e chi vive e crede in me non morirà mai».
(6) Sebbene quando gli scrittori classici paragonano (eufemisticamente) la morte a un sonno, ci compiacciamo con la speranza che i barlumi di uno stato futuro non si siano mai completamente spenti nella mente pagana, è solo alla luce di questo incomparabile Vangelo La storia, interpretata dall'insegnamento del Dono Pentecostale, che la fede sente Gesù dire di ogni credente morto di un sesso: "La fanciulla non è morta, ma dorme", e dell'altro: "Il nostro amico Lazzaro dorme; ma io vado , che io possa svegliarlo dal sonno."