Commento critico ed esplicativo
Marco 9:19
Egli gli risponde e dice: O generazione infedele, fino a quando sarò con voi? fino a quando ti dovrò soffrire? portalo da me.
Gli risponde; e dice: O generazione infedele - "e perversa", o "perversa" х diestrammenee ( G1294 )] ( Matteo 17:17 ; Luca 9:41 ), Fino a quando sarò con te? fino a quando ti dovrò soffrire? - linguaggio che implicava che era una vergogna per loro volere la fede necessaria per eseguire questa cura, e che ci voleva un po' di pazienza per sopportarli.
È sorprendente per noi che alcuni interpreti, come Crisostomo e Calvino, rappresentino questo rimprovero come rivolto, non affatto ai discepoli, ma agli scribi che litigavano con loro. Né, se non del tutto, aggiusto la questione considerandola indirizzata a entrambi, come sembra fare la maggior parte degli espositori. Con Bengel, DeWette e Meyer, lo consideriamo indirizzato direttamente ai nove apostoli che non sono stati in grado di espellere questo spirito malvagio.
E sebbene, nell'attribuire questa incapacità alla loro "mancanza di fede" e alla "disposizione perversa" di cui avevano bevuto durante il loro primo addestramento, il rimprovero si sarebbe indubbiamente applicato, con una forza di gran lunga maggiore, a coloro che insultavano i poveri discepoli con la loro incapacità; sarebbe cambiare l'intera natura del rimprovero supporre rivolto a coloro che non avevano affatto fede, ed erano del tutto pervertiti.
È perché dai discepoli ci si aspettava la fede sufficiente per guarire questo giovane, e perché a quel tempo avrebbero dovuto liberarsi della perversità in cui erano stati allevati, che Gesù li espone così davanti agli altri. E chi non vede che questo era atto, più di ogni altra cosa, a imprimere negli astanti la severa altezza dell'addestramento che stava impartendo ai Dodici, e il livello non sofisticato che aveva con loro?
Portalo da me. L'ordine di condurre da Lui il paziente fu immediatamente eseguito; quando, ecco! come se fosse cosciente della presenza del suo divino Tormentatore, e aspettandosi di essere costretto a smettere, lo spirito immondo si infuria ed è furioso, deciso a morire duro, facendo tutto il male che può a questo povero bambino mentre è ancora alla sua portata.