E Iesse generò il re Davide; e il re Davide generò Salomone da colei che era stata la moglie di Uria;

E Iesse generò il re Davide; e il re Davide generò da lei di Uria Salomone. [Le parole "che era stata la moglie", introdotte dai nostri traduttori, indeboliscono solo la delicata brevità del nostro Evangelist - ek ( G1537 ) tees ( G3588 ) tou ( G3588 ) Ouriou ( G3774)]. Vengono qui presentate quattro donne: due di loro gentili di nascita: Raab e Rut; e tre di loro con una macchia su di loro nomi nell'Antico Testamento: Tamar, Raab e Betsabea. Questa caratteristica nella genealogia della stampa - qui diversa da quella data da Luca - deriva bene da colui che si definisce nella sua lista dei Dodici, cosa che nessuna delle altre liste fa, "Matteo il pubblicano"; quasi a far emergere, fin dall'inizio, le imperscrutabili ricchezze di quella grazia che non solo poteva cogliere «in quelli che sono lontani», ma giungere anche ai «pubblicani e alle meretrici», e innalzarli a «sedere con i capi del suo popolo». David è qui due volte enfaticamente chiamato "Davide il re" (perché l'autorità del Manoscritto contro la ripetizione è insufficiente), poiché non solo il primo di quella linea reale da cui il Messia doveva discendere, ma l'unico re di tutta quella linea da cui il trono che il Messia doveva occupare prese il nome - "il trono di Davide". L'angelo Gabriele, nell'annunciarlo alla sua vergine-madre, lo chiama "il trono di Davide suo padre", facendo affondare tutti i re intermedi di quella stirpe, non avendo importanza se non come collegamenti per collegare il primo e l'ultimo re d'Israele. come padre e figlio.

Si osserverà che Raab è qui rappresentata come la bis-bis-nonna di Davide (vedi Rut 4:20 ; e 1 Cronache 2:11 ) - cosa non al di là delle possibilità invero, ma estremamente improbabile, essendo circa quattro secoli tra loro. Non c'è dubbio che uno o due collegamenti intermedi siano stati omessi. (Vedi le note a Matteo 1:17 e le Osservazioni 1 e 2 alla fine di questa sezione.)

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