Commento critico ed esplicativo
Matteo 10:28
E non temete quelli che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l'anima: temete piuttosto colui che può distruggere l'anima e il corpo nell'inferno.
E non temere coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l'anima. In Luca 12:4 , "e dopo non hanno più nulla da fare".
Ma piuttosto temete lui - in Luca questo è particolarmente solenne: "Vi avvertirò di chi temerete", proprio lui -
Che è in grado di distruggere anima e corpo all'inferno. Una prova decisiva questa che c'è un inferno per il corpo così come per l'anima nel mondo eterno; in altre parole, che il tormento che attende i perduti avrà elementi di sofferenza adattati alla parte materiale e spirituale della nostra natura, entrambe le quali, ci viene assicurato, esisteranno per sempre. Nel corrispondente monito contenuto in Luca, Gesù chiama i suoi discepoli "Miei amici", come se avesse sentito che tali sofferenze costituivano un legame di speciale tenerezza tra Lui e loro.