Commento critico ed esplicativo
Matteo 23:3
Tutti dunque qualunque cosa ti ordinano di osservare, che osservano e fanno; ma non seguite le loro opere, perché dicono e non fanno.
Tutto dunque, cioè tutto ciò che, sedendo su quel seggio e insegnando da quella legge,
Ti chiedono di osservare, di osservare e di agire. La parola "quindi" è quindi, si vedrà, di grande importanza, poiché limita quelle ingiunzioni che Egli vorrebbe che obbedissero a ciò che hanno tratto dalla legge stessa. Nel richiedere l'obbedienza implicita a tali ingiunzioni. Avrebbe voluto che riconoscessero l'autorità con la quale insegnavano al di là dell'obbligo della legge stessa, principio veramente importante; ma Colui che denunciò le tradizioni di tali maestri ( Matteo 15:3 ) non può aver inteso qui gettare il suo scudo su questi.
È rimarcato da Webster e Wilkinson che l'avvertimento di guardarsi dagli scribi è dato da Marco e Luca senza alcuna qualificazione; l'accusa di rispettarli e obbedire ad essi essendo riportata dal solo Matteo, indicando per chi questo Vangelo è stato appositamente scritto, e il desiderio dello scrittore di conciliare i Giudei.