Commento critico ed esplicativo
Matteo 5:7
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
Beati i misericordiosi, [ eleeemones ( G1655 ) = chªciydiym ( H2623 )]: perché otterranno misericordia.
Bello è il nesso tra questa e la precedente beatitudine. L'uno ha una tendenza naturale a generare l'altro. Quanto alle parole, sembrano prese direttamente da Salmi 18:25, "Con il misericordioso ti mostrerai misericordioso". Non che la nostra misericordia venga assolutamente prima. Al contrario, nostro Signore stesso ci insegna espressamente che il metodo di Dio è quello di suscitare in noi la compassione verso i nostri simili mediante il suo stesso esercizio di essa, in modo e misura così stupendi, verso noi stessi. Nella parabola del debitore spietato, il servo al quale il suo signore condonò diecimila talenti doveva naturalmente esercitare la piccola misura della stessa compassione richiesta per condonare il debito di cento denari del suo compagno di servizio; ed è solo quando, invece di questo, lo imprigionò senza tregua finché non avesse dovuto pagare, che l'indignazione del suo signore fu suscitata, e colui che era stato progettato per un vaso di misericordia è trattato come un vaso d'ira ( Matteo 18:23 ; e vediMatteo 5:23 ; Matteo 6:15 ; Giacomo 2:13 ).
'Secondo la visione data nella Scrittura,' dice molto giustamente Trench, 'il cristiano si trova in un punto intermedio, tra una misericordia ricevuta e una misericordia ancora necessaria. A volte il primo è sollecitato su di lui come argomento per mostrare misericordia - "perdonandovi gli uni gli altri, come Cristo ha perdonato voi" ( Colossesi 3:13 ; Efesini 4:32 ); a volte l'ultimo - "Beati i misericordiosi: perché troveranno misericordia"; "Perdonate e sarete perdonati" ( Luca 6:37 ; Giacomo 5:9 ).
E così, mentre guarda sempre indietro alla misericordia ricevuta come fonte e motivo della misericordia che mostra, attende anche la misericordia di cui ha ancora bisogno, e di cui è certo che il misericordioso, secondo quanto Bengel chiama magnificamente la benigna talio (il grazioso contraccambio) del regno di Dio-riceverà, come una nuova provocazione al suo abbondante esercizio». L'anticipo e l'inizio di questa ricompensa giudiziaria sono qui sotto riccamente sperimentati: la sua perfezione è riservata a quel giorno in cui, dal suo grande trono bianco, il Re dirà: «Venite benedetti dal Padre mio, ereditate dal fondazione del mondo; poiché ero affamato, assetato, forestiero, nudo, malato e in carcere, e voi mi avete servito». Sì, così ha agito verso di noi mentre era sulla terra anche dando la vita per noi; e non lo farà, non potrà rinnegare, nel misericordioso, l'immagine di se stesso.