Commento critico ed esplicativo
Matteo 5:9
Beati gli operatori di pace: perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati gli operatori di pace, х eireenopoioi ( G1518 ) = yow`ªtseey ( H3289 ) shaalowm ( H7965 ), Proverbi 12:20 ] - che non solo studiano la pace, ma la diffondono -
Poiché saranno chiamati i figli [`saranno chiamati figli'] di Dio , х huioi ( G5207 ) Theou ( G2316 )]. Di tutte queste beatitudini questa è l'unica che difficilmente ci si poteva aspettare che trovasse il suo fondamento definitivo nell'Antico Testamento; per quel carattere più glorioso di Dio, la cui somiglianza appare negli operatori di pace, doveva ancora essere rivelato. Il suo nome glorioso, infatti - come "Il Signore, il Signore Dio, misericordioso e pietoso, longanime e abbondante in bontà e verità, perdonando l'iniquità, la trasgressione e il peccato" - era stato proclamato in modo molto imponente ( Esodo 34:6 ), e si è manifestato in azione con frequenza e varietà commoventi nel lungo corso dell'antica economia.
E abbiamo prove innegabili che i santi di quell'economia ne sentirono l'influenza trasformatrice e nobilitante sul proprio carattere. Ma solo quando Cristo «ha fatto la pace mediante il sangue della croce» Dio ha potuto manifestarsi come «il Dio della pace, che ha riportato dai morti nostro Signore Gesù, quel grande Pastore delle pecore, per mezzo del Sangue delle patto eterno" ( Ebrei 13:20 ) - poteva rivelarsi come "riconciliando a sé il mondo in Cristo, senza imputare loro le loro colpe", e mostrarsi nell'atteggiamento sorprendente di supplicare gli uomini di essere "riconciliati con sé stesso" ( 2 Corinzi 5:19 ).
Quando questa riconciliazione avviene effettivamente, e si ha "pace con Dio per mezzo di nostro Signore Gesù Cristo" - anche "la pace di Dio che supera ogni intelligenza" - i ricevitori di pace si trasformano in diffusori di pace. Dio si vede così riflesso in loro; e dalla somiglianza familiare questi operatori di pace sono riconosciuti come figli di Dio.
Venendo ora all'ottava, o beatitudine suppletiva, si vedrà che tutto ciò che i santi sono in se stessi è già stato descritto, in sette tratti di carattere; quel numero che indica la completezza della delimitazione. L'ultima caratteristica, di conseguenza, è passiva, rappresentando il trattamento che i personaggi già descritti possono aspettarsi dal mondo. Colui che un giorno stabilirà il destino di tutti gli uomini qui pronuncia certi caratteri "beati"; ma, finisce per avvertirli che la stima e il trattamento del mondo su di loro saranno l'opposto del Suo.