Commento critico ed esplicativo
Nehemia 12:27
E alla dedicazione delle mura di Gerusalemme cercarono i Leviti da tutti i loro luoghi, per condurli a Gerusalemme, per celebrare la dedicazione con gioia, sia con ringraziamenti, sia con canti, con cembali, salteri e con arpe.
Alla dedicazione delle mura di Gerusalemme. Questa cerimonia di consacrazione delle mura e delle porte della città fu un atto di pietà da parte di Neemia, non solo per ringraziare Dio in modo generale per aver potuto portare l'edificio a un felice completamento, ma per il motivo speciale di quella città essendo il luogo che Egli aveva scelto, e la sua contenente il tempio, che fu consacrato dalla manifestazione della Sua presenza, e di nuovo messo a parte per il Suo servizio. Fu per questi motivi che Gerusalemme fu chiamata la città santa; e con questo atto pubblico e solenne di religiosa osservanza, dopo un lungo periodo di abbandono e di profanazione, fu come restituita al legittimo proprietario.
La dedicazione consisteva in un solenne cerimoniale, in cui le maggiori autorità, accompagnate dai cantori levitici, convocati da tutte le parti del paese, e da una vasta schiera di popolo, marciavano in imponente processione intorno alle mura della città, e, soffermandosi ad intervalli impegnarsi in lodi, preghiere e sacrifici uniti, supplicava la presenza continua, il favore e la benedizione sulla "città santa". «L'assemblea si è riunita vicino alla Porta di Giaffa, dove ha inizio la processione. Poi ( Nehemia 12:31 ) Ho fatto salire i principi di Giuda sulle mura (vicino alla porta della valle), e ho nominato due grandi schiere di loro che hanno reso grazie di cui uno è andato a destra sul muro verso la porta del letame (attraverso Betzo).
E dopo di loro andarono Osaia e la metà dei capi di Giuda. E ( Nehemia 12:37 ) alla Porta della Fonte, che era di fronte a loro, (scendendo per la torre di Siloe all'interno e poi risalendo) salirono per le scale della città di Davide, al salire del muro, sopra la casa di Davide, fino alla Porta dell'Acqua a est (presso la scala del bastione, disceso per dedicare le strutture della fontana). E l'altra compagnia di coloro che resero grazie andò contro di loro (entrambe le parti essendo partite dalla congiunzione della prima e della seconda parete), e io dopo di loro, e la metà del popolo sopra le mura, da oltre la torre del fornaci fino all'ampio muro (oltre la porta d'angolo).
E da sopra la Porta di Efraim, e sopra la Porta Vecchia (e la Porta di Beniamino), e sopra la Porta dei Pesci, e la torre di Hananeel, e la torre di Meah, fino alla Porta delle Pecore; e si fermarono davanti alla porta della prigione (o Porta Alta all'estremità orientale del ponte). Così rimasero le due schiere di coloro che resero grazie nella casa di Dio, ed io e metà dei capi con me (avendo così eseguito il giro delle mura di rivestimento), arrivammo nei cortili del tempio" (La città di Barclay del Gran Re').