Commento critico ed esplicativo
Nehemia 13:6
Ma in tutto questo tempo non sono stato a Gerusalemme, perché nell'anno trentadue di Artaserse, re di Babilonia, sono andato dal re e, dopo alcuni giorni, ho lasciato il re.
Ma in tutto questo tempo non ero io a Gerusalemme. Eliasib - concludendo che, poiché Neemia era partito da Gerusalemme e, allo scadere del termine di assenza assegnato, aveva rassegnato le dimissioni dal suo governo, non era andato a tornare - iniziò a usare grandi libertà e, non essendo rimasto nessuno la cui autorità o cipiglio che temeva, si permetteva di fare cose più indegne del suo sacro ufficio, e che, sebbene all'unisono con il proprio carattere irreligioso, non avrebbe osato tentare durante la residenza del pio governatore. Neemia risiedette 12 anni come governatore di Gerusalemme, e dopo essere riuscito a riparare e fortificare la città, alla fine di quel periodo tornò ai suoi doveri a Susa.
Nell'anno trentadue di Artaserse re di Babilonia. (Vedi la nota a Esdra 6:22.) Quanto tempo vi rimase non è detto espressamente, ma "dopo certi giorni", che è una fraseologia della Scrittura per un anno o più anni, ottenne il permesso di riprendere il governo di Gerusalemme; e, con sua profonda mortificazione e rammarico, trovò le cose nello stato di abbandono e disordine qui descritto. Le irregolarità grossolane che venivano praticate, le corruzioni così straordinarie che si erano insinuate, implicavano evidentemente il trascorrere di un tempo considerevole. Inoltre, mostrano il carattere di Eliasib, il sommo sacerdote, in una luce molto sfavorevole; giacché mentre avrebbe dovuto, per il suo ufficio, conservare l'inviolabile santità del tempio e dei suoi arredi, la sua influenza era stata direttamente esercitata per il male; specialmente,
La primissima riforma che Neemia, alla sua seconda visita, decise, fu la cessazione di questa grossolana profanazione; e la camera che era stata inquinata dalla residenza dell'idolatra Ammonita fu, dopo aver subito il processo di purificazione rituale ( Numeri 15:9 ), restituita al suo uso proprio - un magazzino per i vasi sacri.