Commento critico ed esplicativo
Nehemia 8:1
E tutto il popolo si radunò come un sol uomo nella via che era davanti alla porta dell'acqua; e dissero a Esdra, lo scriba, di portare il libro della legge di Mosè, che l'Eterno aveva comandato a Israele.
Tutto il popolo si è radunato come un solo uomo. Dopo aver completato l'inserimento del lungo registro parentetico ( Neemia Nehemia 7:6 ), Neemia riprende il suo racconto in questo capitolo. L'occasione era la celebrazione della festa del settimo mese ( Nehemia 7:73 ). L'inizio di ogni mese veniva inaugurato come una festa sacra; ma questo, l'inizio del settimo mese (Tisri), era stato precedentemente celebrato con distinto onore come "la festa delle trombe", che si estendeva per due giorni.
Era il primo giorno del settimo anno ecclesiastico e il capodanno dell'anno civile, motivo per cui era considerato "un gran giorno". Il luogo dove si teneva l'adunata generale del popolo era "alla porta dell'acqua", sul bastione sud. Attraverso quella porta i Netinei o Gabaoniti portavano l'acqua nel tempio, e di fronte c'era un ampio spazio.
Dissero allo scriba Esdra di portare il libro della legge di Mosè. Era venuto a Gerusalemme dodici o tredici anni prima di Neemia; e o vi restava, o era ritornato a Babilonia per obbedienza al regio ordine, e per l'adempimento di importanti doveri. Era tornato insieme a Neemia, ma in veste subordinata. Dal momento della nomina di Neemia alla dignità di Tirshatha, Esdra si era ritirato a vita privata; e, sebbene cooperasse cordialmente e zelantemente con l'ex patriota nelle sue importanti misure di riforma, il pio sacerdote aveva dedicato il suo tempo e la sua attenzione principalmente a produrre un'edizione completa delle Scritture canoniche.
La lettura pubblica delle Scritture era richiesta dalla legge ogni settimo anno, ma durante il lungo periodo della prigionia questa eccellente pratica, con molte altre, era caduta nell'abbandono, fino a che in questa occasione rivive; e indica un tono molto migliorato del sentimento religioso che c'era un forte e generale desiderio tra gli esuli tornati a Gerusalemme di ascoltare la parola di Dio letta loro.