Commento critico ed esplicativo
Numeri 22:28
E l'Eterno aprì la bocca dell'asino, ed ella disse a Balaam: Che ti ho fatto che tu mi abbia colpito queste tre volte? Il Signore ha aperto la bocca dell'asino - per emettere, come un pappagallo, suoni articolati, senza capirli. Che questa fosse una scena visionaria è un'idea che, sebbene intrattenuta da Maimonide, da Hengstenberg e da molti scrittori eminenti, sembra inammissibile a causa dell'improbabilità che una visione venga descritta come un evento reale nel mezzo di una storia semplice. Inoltre, l'apertura della bocca dell'asino doveva essere un atto esterno, e ciò, con il tenore manifesto del linguaggio di Pietro, favorisce fortemente la veduta letterale.
L'assenza di sorpresa per un tale fenomeno da parte di Balaam può essere spiegata dal fatto che la sua mente era completamente assorbita dalla prospettiva di guadagno, che produsse "la follia del profeta". Qualunque cosa si possa dire della struttura della bocca dell'asino, e della lingua e delle mascelle inadatte al discorso articolato, tuttavia l'atto è ricondotto a una causa adeguata; perché il Signore ha aperto la bocca dell'asino.