Commento critico ed esplicativo
Romani 1:27
E similmente anche gli uomini, lasciando l'uso naturale della donna, ardevano nella loro concupiscenza l'uno verso l'altro; uomini con uomini che lavorano ciò che è sconveniente, e ricevono in se stessi quella ricompensa del loro errore che è stata loro corrisposta.
E similmente anche gli uomini, lasciando l'uso naturale della donna, ardevano nella loro concupiscenza l'uno verso l'altro; uomini con uomini che lavorano ciò che è sconveniente. Le pratiche qui riferite, sebbene troppo abbondantemente attestate dagli autori classici, non possono essere descritte e illustrate da essi senza scavare su cose "che non dovrebbero nemmeno essere nominate tra noi come sante". «Nel periodo in cui l'apostolo scriveva, le concupiscenze innaturali scoppiarono (dice Tholuck) nella misura più rivoltante, non solo a Roma, ma su tutto l'impero.
Chi non conosce i monumenti storici di quell'epoca, specialmente Petronio, Svetonio, Marziale e Giovenale, difficilmente può immaginarsi l'orrore di questi eccessi». (Vedi anche Grozio, Wetstein, Fritzsche.) Reiche, infatti; mette in dubbio l'accuratezza dell'apostolo, adducendo che il mondo cristiano è stato in vari momenti sotto questi aspetti non migliore di quello pagano.
Senza dubbio si possono produrre brani di scrittori ecclesiastici, in epoche diverse, in cui accuse altrettanto forti di quelle di questo capitolo sono, con troppa giustizia, poste alla porta della Chiesa cristiana. (Vedi, per esempio, uno di Salvian, nel V secolo, che Tholuck cita.) Ma oltre a questo (come osserva Tholucuk) gli stessi scrittori pagani (Seneca, per esempio, de brev.
vit., 100: 16) incolpano espressamente il carattere vizioso delle divinità pagane per gran parte dell'immoralità che regnava tra la gente, mentre ogni vizio è del tutto estraneo al cristianesimo, i peggiori vizi dell'umanità hanno dalla gloriosa Riforma (che fu solo il vero cristianesimo restaurato ed elevato al suo legittimo ascendente) quasi scomparve dalla società europea. Per tornare, poi, allo stato del mondo pagano, possiamo aggiungere (con Bloomfield) che le rivelazioni fatte ultimamente dal disseppellimento di Ercolano e Pompei (città romane nei pressi di Napoli, travolte dalla terribile eruzione del Vesuvio, 79 d.C.- scoperte per la prima volta nel 1713, e ora gradualmente in fase di disfacimento) sono tali da confermare e illustrare troppo pienamente tutto ciò che l'apostolo dice o accenna alle tremende abominazioni anche delle nazioni più civilizzate del mondo antico.
In effetti, furono proprio i più civilizzati a sprofondare nel fango dell'inquinamento, essendo i barbari (come apparirà dalla "Germania" di Tacito) relativamente virtuosi. Osserva come, nel giudizio retributivo di Dio, il vizio si vede qui consumarsi ed esaurirsi. Quando le passioni, flagellate dalla violenta e continuata indulgenza ai vizi naturali, divennero impotenti a cedere il godimento agognato, si fece ricorso agli stimolanti artificiali con la pratica di vizi innaturali e mostruosi.
Quanto presto questi fossero in piena carriera, nella storia del mondo, il caso di Sodoma mostra in modo commovente; ea causa di tali abominazioni, secoli dopo, la terra di Canaan "rifiutò" i suoi vecchi abitanti. Molto prima che questo capitolo fosse scritto, le lesbiche e altri in tutta la raffinata Grecia si erano crogiolati in tali degradazioni; e quanto ai Romani, Tacito, parlando dell'imperatore Tiberio, ci dice che si dovettero allora coniare nuove parole per esprimere gli stimolanti appena inventati alle passioni stanche.
Non c'è da stupirsi che, così malata e morente com'era questa nostra povera Umanità sotto la più alta cultura terrena, il suo grido a più voci per il balsamo in Galaad e il Medico lì - "Vieni e aiutaci" - ha trafitto il cuore dei missionari della Croce, e li fece "non vergognarsi del Vangelo di Cristo!"
E ricevendo in se stessi quella ricompensa del loro errore che è stata soddisfatta - alludendo ai molti modi fisici e morali in cui, sotto il giusto governo di Dio, il vizio è stato reso servo-vendicatore.
La consumata degradazione penale del mondo pagano