Commento critico ed esplicativo
Romani 13:5
Perciò dovete essere soggetti, non solo per ira, ma anche per amore di coscienza.
Perciò dovete essere soggetti ("sottomettervi"), non solo per ("a causa dell'") ira - o, per paura della vendetta del magistrato,
Ma anche per amore della coscienza, per coscienzioso rispetto per l'autorità di Dio. È appena il caso di dire che è della Magistratura in generale, considerata come un'ordinanza divina, che si parla: e l'affermazione si applica ugualmente a tutte le forme di governo, da un dispotismo sfrenato - come fiorì quando questo fu scritto, sotto l'imperatore Nerone-a una democrazia pura. Il diritto inalienabile di tutti i sudditi di adoperarsi per alterare o migliorare la forma di governo sotto la quale vivono non viene qui toccato.
Ma poiché i cristiani erano costantemente accusati di capovolgere il mondo, e poiché nel cristianesimo c'erano certamente elementi sufficienti di rivoluzione morale e sociale per dare plausibilità all'accusa, e tentare gli spiriti nobili, schiacciati dal malgoverno, a riparare nelle proprie mani , era di particolare importanza che lo spirito pacifico, sottomesso, leale di quei cristiani che risiedevano nella grande sede del potere politico fornisse una confutazione visibile di questa accusa.