Commento critico ed esplicativo
Salmi 13:2
Fino a quando terrò consiglio nella mia anima, avendo ogni giorno il dolore nel mio cuore? fino a quando il mio nemico sarà esaltato su di me?
Per quanto tempo dovrò (letteralmente, mettere) consiglio nella mia anima? - quando tu, il Consolatore ( Isaia 9:6 ), potresti suggerirne uno per assicurare l'immediata liberazione. Viene descritta la perplessità senza speranza, in cui il credente ora pensa a un piano, ora a un altro, e alla fine rinuncia a tutto come se fossero tutti uguali senza alcun risultato. Tale era lo stato di Davide quando, cacciato "come una pernice sui monti", cercò rifugio una volta nelle caverne e sulle colline, un'altra tra i Moabiti, un'altra tra i Filistei; e alla fine, messo alla prova, disse con sconforto: "Un giorno perirò per mano di Saul" ( 1 Samuele 27:1). Né l'afflizione esteriore era il suo problema principale: la goccia più amara nel suo calice era l'apparente indifferenza di Dio per il suo dolore, il "nascondersi" del "volto" del Padre celeste da lui ( Salmi 13:1 ).