Commento critico ed esplicativo
Zaccaria 9:13
Quando ho piegato Giuda per me, ho riempito l'arco di Efraim e ho suscitato i tuoi figli, o Sion, contro i tuoi figli, o Grecia, e ti ho fatto come la spada di un uomo potente.
Quando avrò piegato Giuda per me, cioè quando avrò fatto di Giuda come fosse il mio arco.
Riempì l'arco di Efraim - e lo "riempi'" "di Efraim", come la mia freccia con cui, sotto i Maccabei come capi dei Giudei, vincere il successore del greco Alessandro, Antioco Epifane (cfr note, Daniele 8:1 ; Daniele 11:32 ; 1Ma 1:62; 1Ma 2:41-43), l'oppressore di Giuda.
Dopo aver ( Zaccaria 9:1 ) delle vittorie di Alessandro, dopo la parentesi ( Zaccaria 9:9 ) quanto al Messia, il Re infinitamente più grande, venendo, passa alle vittorie che Dio permesso a Giuda di ottenere su quelle di Alessandro successore, dopo la sua temporanea oppressione.
E suscitò i tuoi figli, o Sion, contro i tuoi figli, o Grecia. Dio, da una parte, si rivolge a Sion, dall'altra alla Grecia, mostrando di governare tutti gli uomini. Questa doveva essere la giusta punizione di Dio sulla Grecia, che come aveva oppresso "i FIGLI di Giuda e di Gerusalemme", che le erano stati "venduti" dai Tiri come schiavi ( Gioele 3:6 ), così Giuda e Efraim dovrebbero essere le frecce, "che riempiono l'arco di Dio" "contro i tuoi FIGLI, o Grecia". Questa previsione, non solo del rovesciamento della Persia, allora all'apice del suo potere, da parte della Grecia, ma anche della Grecia stessa, nella persona di Antioco Epifane, da parte degli ebrei Maccabei, è una prova notevole dell'ispirazione divina del profetico.