Commento biblico del sermone
1 Tessalonicesi 4:14
Lo Stato Intermedio.
I. Dove sono i santi? e cosa stanno facendo? E lo Spirito risponde, essi "dormono in Gesù". Ora non devi per un momento capire questa espressione come se significasse che gli spiriti dei santi morti stanno passando l'intervallo, fino alla risurrezione, in uno stato di incoscienza o inattività. L'idea è del tutto ripugnante allo stesso modo del sentimento, della ragione e della Scrittura. Perché non possiamo concepire l'idea dell'anima se non nel movimento del pensiero e del sentimento.
Un'anima senza coscienza è una contraddizione in termini. Anche qui il pensiero non cessa mai; né è possibile che Dio si sarebbe sforzato di creare e rifare un essere per la sua gloria e poi consegnare quell'essere per migliaia, forse di anni, a una condizione in cui non può glorificarlo. E san Paolo stesso parla in modo conclusivo, all'inizio della sua Lettera ai Filippesi, quando paragona e bilancia queste due cose per rimanere per amore della Chiesa, o per morire e stare con Cristo.
Ora non si tratterebbe affatto di equilibrio se non si aspettasse sicuramente di essere coscientemente felice con Cristo; perché allora rimanere e servire la Chiesa, non sarebbe senz'altro meglio che passare quello stesso periodo in una sospensione inutile e senza gioia di ogni vita e di ogni potere?
II. Seguiamo, se possiamo intravedere, lo spirito libero. La parola di Dio è distinta dal fatto che è passata in paradiso "Oggi sarai con me in paradiso" da cui dobbiamo intendere, non il cielo Si dice che Elia solo di tutti i santi sia andato in cielo, e che, può essere, perché il suo spirito non è mai stato separato dal suo corpo, ma dobbiamo intendere qualche luogo felice (la parola significa giardino, e si associa quindi nella mente al primo Eden) dove gli spiriti separati dei giusti sono con Gesù, in attesa della sua seconda venuta e dei loro corpi, dopo di che devono entrare in quella gloria finale e perfetta, che chiamiamo cielo.
Perché né loro senza di noi, né noi senza di loro, saranno resi perfetti; ma tutto il popolo di Dio, di ogni tempo, andrà insieme in cielo. Fino ad allora, ci viene insegnato a credere che le anime dei fedeli "dormono in Gesù" la parola può significare con Gesù, o più rigorosamente, attraverso Gesù in Paradiso.
J. Vaughan, Cinquanta sermoni, 1874, p. 55.
Riferimenti: 1 Tessalonicesi 4:14 . Pulpito del mondo cristiano, vol. i., pag. 472; Ibid., vol. xxii., p. 308; Rivista del sacerdote, vol. ii., pag. 213; Spurgeon, Mattino dopo Mattino, p. 181. 1 Tessalonicesi 4:16 . J. Vaughan, Sermoni per bambini, vol. vi., pag. 106.