Commento biblico del sermone
2 Corinzi 1:21
L'Unzione che stabilisce.
I. Notare la fonte profonda della fermezza cristiana. Il linguaggio dell'originale, attentamente considerato, mi sembra reggere questa interpretazione, che l'"unzione" della seconda clausola sia il mezzo per "stabilire" la prima, cioè che Dio conferisca al cristiano fermezza di carattere per elargizione dell'unzione del Suo Spirito Divino. Nessun uomo sarà sicuramente legato alla verità e alla persona di Cristo con legami che non possono essere spezzati se non colui che nel suo cuore ha la conoscenza che è possesso per dono di quello Spirito Divino per unirlo a Gesù Cristo.
II. Notate poi lo scopo o lo scopo di questa fermezza cristiana. Le parole "in Cristo" mi sembrano implicare (1) che la nostra fermezza, resa possibile dal nostro possesso di quello Spirito Divino, è fermezza nei nostri rapporti con Gesù Cristo; (2) che tale fermezza come abbiamo cercato di descrivere ha come risultato una più profonda penetrazione in Gesù Cristo e un più pieno possesso di Lui.
III. Notate la sfera molto umile e banale in cui si manifesta la fermezza cristiana. Non era niente di più importante del fatto che Paolo avesse detto che sarebbe andato a Corinto, e non lo fece, su cui fa valere tutta questa serie di grandi princìpi. Da cui raccolgo proprio questo pensiero, che i doni più alti della grazia di Dio e le verità più grandi della Parola di Dio hanno lo scopo di regolare le cose più piccole della nostra vita quotidiana.
A. Maclaren, Il Cristo immutabile, p. 93.