Commento biblico del sermone
2 Cronache 24:1-27
I. Josiah era uno dei primi ricercatori. All'età di otto anni fece ciò che è giusto agli occhi del Signore, e a sedici cominciò a cercare il Dio di suo padre Davide con più fervore che mai. E lo trovò, e divenne per molti una meraviglia, un miracolo regale di grazia. Questo ragazzo ti condannerà se non sei uno dei primi ricercatori di Dio, tu che hai tanti più incoraggiamenti di lui. Dio si aspetta che tu cerchi presto; puoi cercare presto, e i primi cercatori sono sicuri cercatori.
II. Giosia era anche un sincero odiatore del male. Odiava gli idoli tanto quanto amava Geova; il suo odio nasceva dall'amore, ed era immerso nell'amore. Non amava per dolcezza o facilità della natura, ma il fuoco di Dio dentro di lui bruciava in odio e si scioglieva in amore. Il santo odio trattenne i suoi piedi dal cadere, i suoi occhi dalle lacrime e la sua anima dalla morte.
III. Josiah era un vero eroe. Un eroe è colui che nel fare il dovere disprezza i grandi pericoli. Quasi tutto il popolo era contrario alle riforme di Giosia, che mettevano in pericolo la sua vita; ma si spinse coraggiosamente in avanti. La coscienza era il suo re; e sentiva che non gli era necessario vivere, ma che era necessario che facesse il suo lavoro. Il timore di Dio scacciò dal cuore di Giosia il timore dell'uomo e ne fece un vero eroe.
IV. Josiah era mancato e pianse quando morì. C'è una notte nella storia della Spagna che è conosciuta come "la notte triste", e quindi nella storia di Giuda la morte di Giosia fu "il giorno triste". Molte giovani vite sono come una colonna in frantumi: grezza da cima a fondo. Ma la vita di Giosia era come un pilastro ben cesellato, anche se spezzato nel mezzo dal ruvido shock della battaglia. Quindi è stato molto mancato e pianto.
J. Wells, Bible Children, p. 159.
Riferimento: 2 Cronache 24:19 ; 2 Cronache 2 Cronache 24:21Rivista del sacerdote, vol. ix., pag. 338.