Commento biblico del sermone
Ebrei 4:12-13
La vita un dialogo.
C'è una Parola di Dio per noi; c'è anche una nostra parola a Dio. La parola divina e l'umano. La parola che parla e la parola che risponde e risponde.
I. La Parola di Dio. Ci sono molte parole del genere. C'è una parola di Dio nella natura. C'è una parola di Dio nella provvidenza. Non c'è solo il suono, ma una voce in entrambi; una voce che implica una personalità e una voce che presuppone un auditor. Se la definizione di "parola" è intelligenza che si comunica, qui due volte è parola di Dio, ed ecco un orecchio a cui fa appello. La parola era una voce prima di essere un libro.
La vita vivente si è scritta su altre vite; essi, a loro volta, lo scrissero su altri, prima ancora che fosse scritta una pagina della Scrittura evangelica, allo scopo che la distinzione tra lettera e spirito potesse essere mantenuta sempre fresca e vitale; apposta perché la caratteristica della nuova rivelazione non possa mai svanire o perdersi di vista, come è Dio che parla nel suo Figlio Dio che parla, e Dio che ordina all'uomo di rispondere.
II. C'è anche una nostra parola a Dio. Il punto particolare nel punto di vista del santo scrittore era quello della responsabilità. Dio parla in giudizio e noi parliamo per rendere conto. "Con Lui" direttamente e personalmente "dobbiamo fare". Le due parole di cui parla il testo non sono parole indipendenti. Questa conversazione non è tra due eguali, nessuno dei quali deve contribuire con la sua parte all'istruzione e al godimento dell'incontro.
L'incommensurabilità, nella natura e nella dignità, dei due parlanti, mentre non vieta la libertà nell'inferiore, vieta la presunzione, anzi, la preclude come un tono e un sentimento su cui urterebbe, e stonerebbe la stessa melodia e armonia del contrario. La parola dell'uomo incontra la parola del suo Dio nella forza del Verbo fatto carne, che è il riconciliatore e l'armonizzatore dei due. "Ho guardato, ed ecco una porta aperta nel cielo e una voce che mi diceva: Vieni quassù!"
CJ Vaughan, Sermoni universitari, p. 546.