Genesi 28:1-22

Genesi 28 I. Se c'è poco fascino poetico o romantico nella storia di Isacco, che ricchezza ce n'è in quella di Giacobbe! Un doppio inganno, seguito dall'esilio dal suo paese; questa espulsione alleviata e illuminata, prima da una visione gloriosa e poi da una prosperità senza precedenti nella terra... [ Continua a leggere ]

Genesi 28:10-13

Genesi 28:10 Nel suo sogno Giacobbe vide tre cose: I. Una via stabilita tra la terra e il cielo, creando un collegamento visibile tra la terra su cui dormiva e il cielo. II. La libera circolazione lungo quella via delle grandi potenze e delle influenze ministeriali. III. Vide Dio, la suprema for... [ Continua a leggere ]

Genesi 28:10-15

Genesi 28:10 I. Considera le circostanze in cui la visione qui descritta fu concessa a Giacobbe. Aveva lasciato la sua casa e stava soffrendo prove e stenti; era un uomo senza amici e senza protezione. II. Guarda la natura della sua visione. Da questo sguardo sui segreti del mondo invisibile, appa... [ Continua a leggere ]

Genesi 28:10-17

Genesi 28:10 Jacob fa della fame di suo fratello un'occasione per contrattare con lui il suo diritto di primogenitura. Esaù dice: "Quale vantaggio mi farà questa primogenitura?" Né l'uno né l'altro sapevano a cosa sarebbe servito. La visione di qualcosa da realizzare ora o nell'aldilà apparve in Gi... [ Continua a leggere ]

Genesi 28:11-13

Genesi 28:11 I. La scala la cui cima raggiungeva il cielo mentre la sua base poggiava sulla terra è il Figlio dell'uomo che era anche Figlio di Dio. Se tentiamo di avvicinarci a Dio diversamente che attraverso l'umanità di Cristo, il completo fallimento e la delusione saranno la fine dei nostri sfo... [ Continua a leggere ]

Genesi 28:11-16

Genesi 28:11 Dormire per vedere. Si può essere troppo svegli per vedere. Ci sono cose che ci sono nascoste finché non ci corichiamo per dormire. Solo allora i cieli si aprono e gli angeli di Dio si svelano. I. Non ne consegue che Dio non sia perché non possiamo discernerlo, perché non ne siamo con... [ Continua a leggere ]

Genesi 28:12

Genesi 28:12 . I. Gesù, la Scala, collega la terra con il cielo. II. Questa scala arriva ai peccatori. III. Dio è in cima, pronuncia parole gentili lungo la scala. IV. Consigli per gli scalatori: (1) Assicuratevi di prendere la scala giusta; ci sono un sacco di falsi. (2) Afferrare saldamente; v... [ Continua a leggere ]

Genesi 28:15

Genesi 28:15 La vita di Giacobbe iniziò nella confusione morale. Non c'era un grande difetto morale, come quello che troviamo nella vita di Davide; ma mancava la perfetta apertura, franchezza, generosità, nel realizzare i suoi scopi. Eppure, a tale anima, Dio nella sua bontà venne e venne in silenz... [ Continua a leggere ]

Genesi 28:16

Genesi 28:16 A Betel Giacobbe acquisì da sé la conoscenza della presenza reale di un Dio personale. Sentiva di essere una persona, un vero essere vivente, un'anima ragionevole, che si trovava davvero davanti a un essere infinito, ma pur sempre un vero essere personale, davanti al Signore Onnipotent... [ Continua a leggere ]

Genesi 28:17

Genesi 28:17 I. Deve essere stata la freschezza del senso del recente peccato di Giacobbe a far sembrare a Giacobbe un luogo così pacifico e così benedetto un luogo "terribile". Tutto prende il suo carattere dalla coscienza. Persino una Betel era terribile, e la scala degli angeli terribile, per un... [ Continua a leggere ]

Genesi 28:20-22

Genesi 28:20 Giacobbe ed Esaù sono molto simili agli uomini che incontriamo ogni giorno, uomini comuni, comuni, nessuno dei due si distingue per carattere o abilità. Erano figli di un padre debole e di una madre furba. Nessuno dei due ha una religiosità speciale. Nel caso di Esaù la metà sensuale d... [ Continua a leggere ]

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