Commento biblico del sermone
Giovanni 1:43
I primi discepoli Filippo.
Nota:
I. La rivelazione che qui ci viene data del Cristo che cerca. Chiunque legga questo capitolo con la minima attenzione deve osservare come cercare e trovare si ripetono più e più volte. Cristo accoglierà e risponderà in modo eccessivo ad Andrea e Giovanni quando verranno a cercare; Si rivolgerà a loro con un sorriso sul volto, che converte la domanda: "Che cosa cercate?" in un invito: "Vieni a vedere.
E quando Andrea gli porterà suo fratello, gli andrà incontro per più della metà. Ma quando queste saranno vinte, rimane ancora un'altra via, per la quale farà portare i discepoli nel suo regno, e cioè da Lui stesso che va stendere e stendere la mano sull'uomo e attirarlo al suo cuore con la rivelazione del suo amore.
II. Considerate la parola dell'autorità, che, pronunciata all'unico uomo nel nostro testo, è realmente detta a tutti noi. Gesù "trova Filippo e gli disse: Seguimi". Il tuo Pastore viene a te e chiama, Seguimi; il tuo Capitano e Comandante viene da te e chiama, Seguimi. In tutto il desolato deserto, in tutte le difficili contingenze e congiunzioni, in tutti i conflitti della vita quest'Uomo ci cammina davanti e si propone a noi come Guida, Esempio, Consolatore, Amico, Compagno tutto; e raccoglie ogni dovere, ogni beatitudine, nelle parole maestose e semplici: Seguimi.
III. Pensa, per un momento, a questo discepolo silenziosamente e prontamente obbediente. Filippo non dice niente. Lui tace ma si arrende. Tutte le decisioni sono questione di un istante. L'esitazione può essere lunga, pesare e bilanciare può essere un processo lungo, ma la decisione è sempre un attimo di lavoro, una lama di coltello. E non c'è motivo per cui qualcuno non possa ora, se vuole, fare come quest'uomo Filippo fece sul posto, e quando Cristo dice: Seguimi, volgiti a Lui e rispondi: "Io ti seguirò dovunque tu vada".
A. Maclaren, Ministero di un anno, 2a serie, p. 155.
Riferimento: Giovanni 1:43 . Mensile del predicatore, vol. iii., pag. 185.