Commento biblico del sermone
Giovanni 5:39-40
Ricercare la Scrittura e trovare Cristo
I. È evidente che il fallimento di molti uomini nel trovare Cristo non è dovuto a una mancanza di mezzi per scoprirlo. È questo che nostro Signore sottolinea così enfaticamente nel caso degli ebrei. Avevano le Scritture e le scrutavano. Avevano la miniera, e in quella miniera hanno scavato alla ricerca delle ricchezze eterne. Non solo veneravano, ma quasi adoravano il volume sacro. Con privilegi di gran lunga inferiori a quelli della massa dei cristiani che si professano ora, li hanno migliorati molto di più. Eppure, dopo tutto, hanno fallito; moltitudini di coloro che così scrutarono le Scritture non riuscirono a trovare Cristo; o, se lo trovavano, lo trovavano solo per rigettarlo.
II. Il fallimento in questione non nasce interamente da una mancanza di intelligenza retta comprensione nell'uso dei mezzi. Osserva il caso degli ebrei, abbiamo visto come cercavano gli oracoli della verità divina, e osserviamo ora i punti di vista con cui li scrutavano. "Voi scrutate le Scritture", disse Cristo, "perché in esse pensate di avere la vita eterna". Hanno quindi cercato la cosa giusta, così come l'hanno cercata nel posto giusto.
Quanti lettori della Bibbia ci sono oggigiorno di cui si può dire anche questo? Ci si può certo chiedere se i farisei e gli scribi di quei giorni degenerati e infelici non fossero più vicini al regno dei cieli di molti di noi stessi?
III. Ora, allora, la vera ragione del fallimento di questi uomini. Il male sta nella volontà. "Voi non siete disposti", dice Cristo, "a venire a me per avere la vita". È quindi una perversione morale, non un difetto intellettuale; non una mancanza di luce, ma una mancanza di amore. La ragione di questa riluttanza è duplice: (1) La naturale carnalità del cuore. Per natura e per abitudine viviamo immersi nelle cose dei sensi.
A casa, tra le cose esteriori, materiali, tangibili, ci eleviamo con difficoltà a qualsiasi concezione e contemplazione delle cose spirituali e invisibili. (2) L'amore per il peccato. Istintivamente sentono che non possono venire a Gesù e vivere nella sua comunione divina e santa e tuttavia vivere nel peccato. Sentono che c'è un'incompatibilità naturale ed eterna tra le due cose. Possono venire a Gesù così come sono, ma non possono rimanere con Gesù così come sono.
Perciò lui e loro restano estranei per sempre. Impara, in conclusione ( a ) La preziosità della Bibbia come mezzo per condurci a Gesù. ( b ) L'inutilità della Bibbia se non ci conduce a Cristo.
J. Burns, Seleziona resti, p. 18.