Commento biblico del sermone
Isaia 46:12,13
I. I rapporti di Dio con l'umanità sono stati tutti di un carattere che può essere definito inaspettato. Non conosciamo in tutta la Scrittura un passaggio più bello di quello del testo, uno in meno da prevedere laddove non si conoscesse la redenzione. La stessa circostanza che gli uomini siano considerati coraggiosi e lontani dalla rettitudine, ti prepara per un annuncio di cui i più audaci dovrebbero tremare; è come il preludio alla tempesta, e non puoi cercare altro che uno scoppio di tuono che farà tremare le montagne.
Ma che al tuono succedesse la dolce e soave musica dell'amore; che coloro che sono chiamati coraggiosi siano chiamati ad ascoltare, non una minaccia di distruzione, ma una promessa di liberazione; che si dovrebbe parlare loro dell'avvicinarsi, non di un ministero di rabbia, ma di un ministero di misericordia, in questo è che troviamo motivo di meraviglia, questo è che non potevamo aspettarci, non avremmo potuto spiegare, se avessimo non conosceva le disposizioni attraverso le quali Dio può essere giusto, e tuttavia il giustificatore dei peccatori.
II. Possiamo essere sicuri che, dopo aver invitato i coraggiosi ad ascoltare, le parole che seguono immediatamente sono tali che Dio sa essere particolarmente adatte al caso dei coraggiosi; cioè per contenere i motivi che più probabilmente li porteranno alla contrizione e al pentimento. La vicinanza della salvezza è discussa con gli empi perché dovrebbero allontanarsi da corsi malvagi proprio come predicava il Battista: "Pentitevi, perché il regno dei cieli è vicino". C'è un motivo di pentimento nell'approccio di un Liberatore. C'è un motivo nella nostra posizione all'interno della possibilità del perdono. Finora potevamo solo disperare; ora possiamo sperare.
III. È la salvezza che Dio dichiara che porrà in Sion, e noi dobbiamo collegare questa salvezza con la giustizia che si dice avvicini. Hai qui la descrizione più fedele della liberazione fornita attraverso la mediazione di Cristo. Riassumilo in una parola e quella liberazione è giustizia. Dio ha posto la salvezza in Sion quando in Sion stava il Mediatore che ha abolito la morte e ha portato alla luce la vita e l'immortalità attraverso il Vangelo.
H. Melvill, Penny Pulpito, n. 2147.