Commento biblico del sermone
Luca 3:21-22
Il Battesimo di Cristo, segno di Pentecoste.
Senza alcun dubbio, c'è una connessione profonda e misteriosa tra il battesimo del nostro Salvatore e la venuta dello Spirito Santo sugli Apostoli. Sono, se così possiamo dire, parti della stessa meravigliosa opera di Dio, il popolo cristiano salvatore mediante il regno dei cieli. Il battesimo di Cristo fu l'inizio, la discesa dello Spirito Santo nel giorno di Pentecoste fu il mezzo, il battesimo di ogni cristiano è, in un certo senso, parte della fine.
I. Il nostro Salvatore stava pregando dopo il Suo battesimo quando lo Spirito Santo venne su di Lui; così gli Apostoli, quando tornarono dall'aver assistito alla sua ascensione, continuarono concordi nella preghiera e nella supplica, finché non mandò il Consolatore, secondo la sua promessa. Come fu la stessa Persona celeste che scese prima sul Capo e poi sulle membra, così vi era, per provvidenza di Dio, una grande somiglianza tra i segni esteriori dati in un caso e nell'altro.
II. Questi segni esteriori della presenza del Santo Consolatore non solo ci rendono sicuri di quella presenza, ma ci istruiscono anche non poco nel modo e nella grandezza del cambiamento che Egli opera in noi. (1) L'acqua, per esempio, acqua pura, che sgorga dalla terra o cade dal cielo per dono immediato di Dio, il quale non vede che rappresenta la potenza rinfrescante e purificatrice di quella grazia divina che, venendo direttamente da Dio, purifica la macchia dei nostri cuori e ci rende forti e attivi per osservare i comandamenti? A chi non viene ricordata l'acqua viva che il Signore ha promesso di donarci, non solo per placare la nostra sete del tempo, ma per essere in noi «sorgente d'acqua che zampilla per la vita eterna»? (2) Di nuovo, cosa significavano le lingue di fuoco? Sicuramente avevano sostanza di fuoco,
(3) Cosa dobbiamo imparare dall'apparizione dello Spirito Santo come una colomba? La voce dello Spirito Santo in preghiera, pronunciata interiormente nel cuore di un cristiano, è come i toni malinconici instancabili della colomba. Questa ragione ci è data da un grande e santo Vescovo, sant'Agostino; e ne aggiunge un'altra la semplice, innocua innocenza della colomba; e un altro ancora la sua natura gentile, pacifica, amorevole, per cui diventa segno sia di verità che di carità.
Sermoni semplici dei collaboratori di "Tracts for the Times", vol. vii., p. 136; vedi anche J. Keble, Sermoni dal giorno dell'Ascensione alla Trinità, p. 176.
Riferimenti: Luca 3:21 ; Luca 3:22 . G. Brooks, Cinquecento contorni, p. 75; Rivista Omiletica, vol. vi., pag. 75; vol. x., pag. 294. Luca 3:21 . W. Hanna, La vita di Nostro Signore sulla Terra, p. 50.