Commento biblico del sermone
Matteo 13:3-50
Le parabole del regno.
I. Prendendo tutte insieme queste sette parabole, notate, in primo luogo, il fatto che nostro Signore, nel descrivere il regno dei cieli, usò deliberatamente molte parabole, e quelle sorprendentemente diverse l'una dall'altra. Il regno dei cieli è una cosa multiforme, e ci sono molti modi di guardarlo, che possono essere tutti modi veri, anche se molto diversi.
II. Il regno dei cieli, come Cristo lo ha esposto, è il Vangelo, parola di salvezza, dovunque predicata, ma accolta in vario modo come nella prima parabola; è il Vangelo, vero e puro e genuino all'inizio, ma rapidamente mescolato nella sua crescita con imitazioni spurie e funeste come nella seconda parabola.
III. Ma se è evidentemente il Vangelo, è come evidentemente la Chiesa, forma esteriore e visibile, che cresce dal meno al più, che incarna davanti agli occhi degli uomini il principio di vita che l'anima, che testimonia con la sua rapida crescita a il vigore meraviglioso di quel principio nascosto come nella terza parabola, del granello di senape.
IV. Ma il regno dei cieli è anche una forza morale, la forza dei principi morali e sociali. È un lievito che agisce sempre verso l'esterno finché rimane una società umana su cui lavorare; un lievito che opera ben al di là dei confini visibili della Chiesa, pur producendo ovunque ma un cambiamento parziale, come nella quarta parabola, del lievito nascosto.
V. Ma, infine, il regno di Cristo è Cristo stesso, il vero tesoro, il grande oggetto del desiderio; solo per il cui bene ogni acquisto esteriore è prezioso; ma per amor del quale la perdita di tutte le cose era davvero un guadagno. È Cristo stesso, il Salvatore personale, trovato e appropriato ad ogni costo come nella quinta e sesta delle nostre parabole.
VI. La disposizione in sette parti suggerisce che dobbiamo cercare una certa unità di piano e completezza di esecuzione su queste parabole. Vuol dire che rappresentano tra loro tutti gli aspetti possibili del cristianesimo; e rappresentano anche nel loro ordine e disposizione lo sviluppo storico del cristianesimo dal primo all'ultimo. Poeti e filosofi hanno scritto delle sette età dell'uomo. Credo che possiamo parlare con molta più certezza dei sette stadi attraverso i quali il regno dei cieli passa verso il suo stato finale.
R. Winterbotham, Sermoni ed Esposizioni, p. 108.
Riferimenti: Matteo 13:4 . Mensile del predicatore, vol. iv., pag. 62; G. Matheson, Momenti sul monte, p. 149.