Matteo 26:6
La scatola di alabastro.
Ecco una donna probabilmente una povera donna che compie un'azione che
suscita l'indignazione di tutta la Chiesa. Non si sente una voce in
suo favore se non sublime eccezione! la voce di Gesù. In tali
circostanze ci deve essere qualcosa che vale la pena guardar... [ Continua a leggere ]
Matteo 26:13
Non ci può essere dubbio che in questa azione di Maria c'era qualcosa
di profondamente simbolico. Non ho intenzione di dire che Mary
intendesse che fosse così. Spesso nelle nostre azioni può esserci
molto di più di quanto immaginiamo. Forse, però, il suo ardente
amore l'ha portata a fa... [ Continua a leggere ]
Matteo 26:22
I. Guarda la domanda: "Signore, sono io?" in connessione con la scena
e il momento in cui ogni discepolo fu scioccato e sussultato nel
chiederlo. Hai, forse, nello specchio della memoria, l'immagine di un
certo tramonto tranquillo. Se in quel momento, e senza alcun segno
premonitore, f... [ Continua a leggere ]
Matteo 26:24
Giuda rimproverato da Cristo.
I. Darà maggiore interesse ai detti di nostro Signore nel testo se
supponiamo che siano stati pronunciati con un riferimento speciale a
Giuda, con il disegno misericordioso di avvertirlo dell'enormità del
suo crimine progettato, e quindi, se ancora possib... [ Continua a leggere ]
Matteo 26:22 , MATTEO 26:25
_(con Giovanni 13:25 )_
I. Nella prima forma della domanda: "Sono io?" abbiamo un esempio di
quella sana sfiducia in noi stessi, che uno sguardo alle possibilità
del male che giacciono assopite in tutti i nostri cuori dovrebbe
insegnare a ciascuno di noi. Ogni uomo è un... [ Continua a leggere ]
Matteo 26:26
Avviso:
I. Quando fu celebrata per la prima volta la Cena del Signore, e chi
l'ha osservata. Mentre mangiava, Gesù prese il pane. Mangiava azzimi
e beveva vino alla festa della Pasqua nella città di Gerusalemme.
L'ultima cena fu consumata per la prima volta durante la cena pasquale
de... [ Continua a leggere ]
Matteo 26:27
I. La Coppa per noi parla di un trattato o patto divino. L'antico
Israele aveva vissuto per quasi duemila anni sotto lo statuto della
loro esistenza nazionale, che, come leggiamo nell'Antico Testamento,
fu data sul Sinai tra tuoni e lampi; e quel patto, o patto, o
trattato, da parte di... [ Continua a leggere ]
Matteo 26:30
Molte sono le verità che si presentano alla mente, quando medita
debitamente sulla semplice enunciazione del testo.
I. La prima di queste verità è che il nostro benedetto Signore,
conformandosi a certe usanze degli ebrei nel mangiare la Pasqua, diede
la sua approvazione a cerimonie ch... [ Continua a leggere ]
Matteo 26:33
L'entusiasmo e i suoi pericoli.
I. Uno dei motivi della fiducia di San Pietro era che non si rendeva
conto della situazione che lo attendeva. Finora non aveva avuto
esperienza di alcun processo del genere, e sembra non aver avuto quel
tipo di immaginazione che può anticipare il non sp... [ Continua a leggere ]
Matteo 26:34
Risarcimento cristiano.
Il caso di Pietro mostra che c'è una negazione di Cristo che può
essere perdonata, sebbene vi sia una negazione di Lui che non lo
farà. C'è una negazione di Lui che può essere perdonata, se ci
rivolgiamo a Lui, come fece Pietro, con sincero e sincero pentimento... [ Continua a leggere ]
Matteo 26:36
Il conflitto nel Getsemani.
I. Il luogo del conflitto richiede un breve preavviso. Getsemani è
ora solo il nome di uno degli stand di Vanity Fair. Ci sono due
Getsemani rivali e le guide rivali discutono sulla verità di questa e
quella identificazione locale. Un luogo, chiamato il ver... [ Continua a leggere ]
Matteo 26:36
Getsemani.
I. La prima cosa su cui rivolgiamo l'attenzione è l'intensa severità
della sofferenza che ora travolgeva e opprimeva la mente di Cristo.
L'estrema severità delle sofferenze di Cristo nel giardino è
indicata da diverse circostanze. (1) Sembra che non appena si fosse
ritirato... [ Continua a leggere ]
Matteo 26:38
La Valle dell'Ombra della Morte.
I. Sia che la morte sia facile o dolorosa, è stabilito che tutti gli
uomini muoiano una volta sola. Questo lo sanno tutti, in modo che
ciascuno pensi di non poter guadagnare nulla sentendolo ripetere. Ma
immagino che, sebbene sappiamo che moriremo, tut... [ Continua a leggere ]
Matteo 26:38
Dolore Divino.
Non è sulle reali sofferenze fisiche della Crocifissione che la
Bibbia più ci invita a soffermarci, le racconta, ma le tralascia con
la leggerezza che le circostanze ammettono, ma sulla sofferenza
interiore, sulle intenzioni interiori della scena, noi sono invitati a
ri... [ Continua a leggere ]
Matteo 26:39
La Volontà di Dio la Cura dell'Autovolontà.
È stata la malattia profonda della volontà personale a curare la
quale il nostro buon Dio è venuto, nella nostra natura, a compiere la
volontà del Padre, a soffrire ciò che il Padre ha voluto, a
«svuotare se stesso e diventare obbediente fin... [ Continua a leggere ]
Matteo 26:40
I. Con quanta dolcezza, ma con quanta fervore, Cristo ci invita a
vegliare ea pregare, affinché non entriamo in tentazione. Vegliare e
pregare; poiché di tutti quelli intorno a lui alcuni dormivano e
nessuno pregava; così che quelli che vegliavano non vegliavano con
lui, ma contro di l... [ Continua a leggere ]
Matteo 26:39 , MATTEO 26:42
Presentazione di un progresso.
Ai vivi non è dato entrare pienamente nel mistero dell'agonia di
Cristo. Ma anche il vago sguardo lontano che ne cogliamo fa sorgere su
questa nostra vita una luce meravigliosa. Così l'ha sentito il lutto,
e così l'ha sentito il peccatore,... [ Continua a leggere ]
Matteo 26:45
Troppo tardi.
Con queste parole nostro Signore vuole dire: "È troppo tardi.
L'occasione è perduta e svanita. Il tempo per guardare e pregare è
finito; te lo sei lasciato sfuggire. Tanto vale dormire ora. Ahimè!
ora non c'è più niente da sia fatto; ora devi entrare, come puoi, in
tenta... [ Continua a leggere ]
Matteo 26:45
Il linguaggio parabolico di Cristo.
I. Il linguaggio abituale di Nostro Signore era parabolico. Uso la
parola in senso ampio, per includere tutto il linguaggio che non deve
essere preso alla lettera. Questa sembra essere stata, se posso
permettermi di dirlo, la lingua preferita in cui... [ Continua a leggere ]
Matteo 26:50
L'ultima supplica d'amore.
Nota:
I. La pazienza dell'amore di Cristo. Se non prendiamo in
considerazione questo incidente più patetico di quello che le parole
escono dalle labbra di un uomo, anche allora tutta la sua bellezza non
andrà perduta. Ci sono alcuni peccati contro l'amicizi... [ Continua a leggere ]
Matteo 26:56
La volubilità degli amici.
I. "Allora tutti i discepoli lo abbandonarono e fuggirono". La
crudeltà di tutto questo sarebbe difficile da esagerare. Da tre anni
in su il loro Divin Maestro aveva rafforzato la loro fede e li aveva
legati a Sé con mille arti celesti. Avevano assistito ai... [ Continua a leggere ]
Matteo 26:57 , MATTEO 26:69
La negazione di Gesù da parte di Pietro.
Sebbene la negazione del suo Signore da parte di Pietro abbia
scioccato tutti i testimoni come una cosa improvvisa, irresponsabile e
sconnessa, in realtà non era che l'ultimo atto di una successione di
atti, uno che cresce dall'a... [ Continua a leggere ]
Matteo 26:58
I. Come il resto dei discepoli, Pietro non appena vide la cattura del
Signore, lo abbandonò e fuggì. È appena fuggito quando si volta per
seguirlo, ma lo segue lontano, come uno che si travesterebbe anche
mentre cede all'impulso. In mezzo ai servi del sommo sacerdote, si
siede, sperand... [ Continua a leggere ]
Matteo 26:63
Quando nostro Signore era sulla terra, la misura della pienezza della
Sua rivelazione agli uomini era condizionata dalla loro disposizione
verso Sé e dal loro carattere morale generale. Questo spiega il suo
silenzio a Caifa, a Erode ea Pilato. Allo stesso modo le Scritture
sono silenzi... [ Continua a leggere ]
Matteo 26:57 , MATTEO 26:69
La negazione di Gesù da parte di Pietro.
Sebbene la negazione del suo Signore da parte di Pietro abbia
scioccato tutti i testimoni come una cosa improvvisa, irresponsabile e
sconnessa, in realtà non era che l'ultimo atto di una successione di
atti, uno che cresce dall'a... [ Continua a leggere ]