Commento biblico del sermone
Matteo 3:11
I. Lo Spirito Santo è fuoco. Il fuoco in tutto il mondo è stato preso per rappresentare l'energia divina. Anche nel paganesimo, accanto al culto della luce, c'era il culto del fuoco. Sebbene il pensiero fosse oscurato e guastato, erroneamente appreso e ferocemente elaborato nel rituale, era un vero pensiero nonostante tutto. E la Scrittura l'ha usata fin dall'inizio. C'è una catena continua di simbolismi, secondo cui alcuni aspetti della natura divina, e specialmente dello Spirito di Dio, ci vengono presentati come fuoco.
La domanda allora è: qual è questo aspetto? Il fuoco dello Spirito di Dio non è un'energia irata, che opera dolore e morte, ma un'onnipotenza misericordiosa, che porta luce, gioia e pace. Lo Spirito che è fuoco è uno Spirito che dà la vita. Quindi il simbolo, nel riferimento speciale nel testo, non ha nulla di terrore o distruzione, ma è pieno di speranza e luminoso di promessa.
II. Cristo ci immerge in questo fuoco divino. Presumo che quasi nessuno negherà che la nostra Versione indebolisca la forza delle parole di Giovanni, traducendo " con acqua, con lo Spirito Santo", invece che in acqua, nello Spirito Santo. Cristo dona lo Spirito. In e da Gesù tu ed io veniamo messi in contatto con questo fuoco purificatore. Senza la sua opera non sarebbe mai bruciato sulla terra; senza la nostra fede nella Sua opera non purificherà mai le nostre anime.
III. Quel battesimo infuocato vivifica e purifica. (1) Il fuoco dona calore. Cristo viene per accendere nelle anime degli uomini una fiamma di amore divino entusiasta, come il mondo non ha mai visto, e per infiammarli con fervente serietà, che scioglierà tutta la gelida durezza del cuore e trasformerà la fredda autostima in oblio di sé consacrazione. (2) Il fuoco purifica. Quello Spirito, che è fuoco, produce santità nel cuore e nel carattere, per questo principalmente tra tutte le sue molteplici operazioni, che eccita la fiamma dell'amore a Dio, che arde le nostre anime limpide con i suoi fervori bianchi.
Questo è il metodo cristiano per rendere gli uomini buoni prima, conoscere il suo amore, poi crederci, poi amarlo di nuovo, e poi lasciare che quel calore gioioso permei tutta la tua vita, e dappertutto sboccerà fiori di bellezza e frutti di santità, che rivestirà di gioia i pascoli del deserto.
A. Maclaren, Sermoni predicati a Manchester, 2a serie, p. 227.
Riferimenti: Matteo 3:11 . Rivista Omiletica, vol. x., pag. 99. Matteo 3:11 . SA Tipple, Espositore, 1a serie, vol. ix., pag. 81.