Commento biblico del sermone
Matteo 5:3-12
Beatitudini introduttive.
I. La prima Beatitudine pronuncia una benedizione su coloro che sono poveri di spirito. Si tenga attentamente presente la limitazione, lo "spirito". La povertà stessa non è una benedizione, né eredita sempre una benedizione.
II. Il Signore benedice coloro che piangono. Di nuovo, lasciatemi dire che il dolore, non più della povertà, è una cosa benedetta in sé. Dio ha creato il riso oltre che le lacrime, e il dolore non è più divino della letizia. Il dolore, come la povertà, deve essere di un tipo divino prima di trarne molto profitto.
III. I miti sono benedetti. I miti sono coloro che attraversano il mondo in modo gentile, discreto, senza autoaffermazione in avanti. erediteranno la terra; non ne fanno alcun diritto, e proprio per questo gli sarà data.
IV. Saranno benedetti coloro che hanno fame e sete della giustizia. Benedetto, in verità, è quell'uomo, perché sarà soddisfatto, il suo desiderio troverà pace in Gesù Cristo il giusto. berrà dell'acqua viva e non avrà più sete.
V. Beati i Misericordi. La misericordia è duplice. Lo chiamiamo pietà quando ha compassione di coloro che soffrono; la chiamiamo misericordia quando estende il perdono a coloro che ci hanno fatto del male. L'uomo mite sopporta un'offesa; l'uomo misericordioso lo perdona.
VI. I Puri di Cuore sono benedetti. Con questo non si intende indicare uomini che sono del tutto senza peccato, perché in tal caso, per quanto pochi possano essere ora ad ereditare la benedizione, sarebbero ancora meno, o meglio, non ce ne sarebbero affatto. I puri di cuore sono coloro che cercano la purificazione spirituale, che eliminerebbero ogni pensiero malvagio e tutto il lievito dell'ingiustizia.
VII. Il pacificatore è benedetto. Molto bello, sicuramente, è l'ufficio dell'operatore di pace, che ben si addice all'uomo il cui Dio è un Dio della pace, il cui Salvatore è il Principe della Pace, la cui speranza è nel Vangelo della Pace, la cui gioia è che la Pace stessa di Dio conserva il suo cuore e la sua anima.
VIII. I perseguitati sono benedetti coloro di cui si parla male e si supplica male per amore di Cristo. Il mondo li odia, ma il mondo non è degno di loro.
WC Smith, Il sermone della montagna, p. 20.
Riferimento: Matteo 5:9 . JM Neale, Sermoni in una casa religiosa, vol. ii., pag. 554.