Commento biblico del sermone
Osea 13:11
Gli israeliti sembrano aver chiesto un re per un ingrato capriccio e caparbietà. Per punirli, Dio diede loro un re secondo il loro cuore, Saul, figlio di Chis, un Beniamino; di cui il testo parla in questi termini: "Ho dato loro un re nella mia ira e l'ho portato via nella mia ira".
I. Saul, il re che Dio diede loro, aveva molto da raccomandarlo alle menti avide della polvere della terra. Era coraggioso, audace, risoluto; dotato, inoltre, di forza del corpo oltre che della mente, circostanza che sembra aver attirato la loro ammirazione. Tanto le sue virtù quanto le sue colpe furono tali da diventare un Monarca d'Oriente, e furono adattate per assicurare il timore e la sottomissione de' suoi sudditi. Orgoglio, superbia, ostinazione, riservatezza, gelosia, capriccio, queste, a loro modo, non erano qualità sconvenienti nel re dietro il quale vagava la loro immaginazione. D'altra parte, le parti migliori del suo carattere erano di un'eccellenza sufficiente a suscitare l'affetto di Samuele stesso.
II. Perché Saulo fu segnato per la vendetta fin dall'inizio? Il suo carattere è così essenzialmente difettoso da dover essere così distinto per la riprovazione soprattutto dai re unti dopo di lui? Questa domanda ci porta a un esame più approfondito del suo carattere. Ora sappiamo che il primo dovere di ogni uomo è il timore di Dio, il rispetto per la Sua Parola, l'amore per Lui e il desiderio di obbedirGli; e inoltre, spettava particolarmente al re d'Israele, come vicegerente di Dio, in virtù del suo ufficio, promuovere la sua gloria che i suoi sudditi avevano rifiutato.
Ora a Saul mancava questa cosa. Sembrerebbe che non sia mai stato sotto l'influenza permanente della religione o, nel linguaggio delle Scritture, il timore di Dio, per quanto a volte potesse essere commosso e addolcito. La semplice virtù naturale si consuma, quando gli uomini trascurano di approfondirla nel principio religioso. Saul nella sua giovinezza sembra essere modesto e tollerante; nella vita avanzata non è solo orgoglioso e cupo (come è sempre stato in un certo grado), ma crudele, risentito e duro di cuore, cosa che non era in gioventù.
Iniziò consultando Samuele come un indovino; questo ha mostrato la direzione della sua mente. Ha perseverato costantemente nel suo modo malvagio e finisce per consultare una dichiarata maga a Endor. L'incredulità e la caparbietà sono le caratteristiche miserabili della storia di Saul un orecchio sordo ai comandi più semplici, un cuore indurito contro le influenze più gentili.
JH Newman, Parrocchiale e sermoni semplici, vol. iii., pag. 29.