Commento biblico del sermone
Romani 7:22-25
I. Quando un uomo comincia ad avere fame e sete di giustizia e, scontento di se stesso, cerca di migliorarsi, presto comincia a trovare una dolorosa verità in molte parole della Bibbia a cui ha dato poca attenzione, purché era soddisfatto di se stesso e di fare proprio ciò che gli piaceva, giusto o sbagliato che fosse. Presto scopre il senso e la verità di quella terribile lotta tra il bene in lui e il male in lui, di cui S.
Paolo parla così amaramente nel testo. Come, quando cerca di fare il bene, il male è presente con lui. Come si diletta nella legge di Dio con la sua mente interiore, e tuttavia trova un'altra legge nel suo corpo che combatte contro la legge di Dio e lo porta in cattività alla legge del peccato. Come è paralizzato dalle vecchie abitudini, indebolito dalla codardia, dalla pigrizia, dalla vanità, dalla generale incapacità di volontà, finché è pronto a disgustare se stesso e la propria debolezza a gridare: "Chi mi libererà dal corpo di questa morte? "
II. Lascia che emetta quel grido onestamente; fagli scoprire una volta che vuole qualcosa fuori di sé che lo aiuti, lo liberi, lo rafforzi, susciti la sua debole volontà, gli dia grazia e potere per fare ciò che sa invece di limitarsi ad ammirarlo e lasciarlo incompiuto ; lascia che un uomo lo scopra solo; fagli vedere che ha bisogno di un aiuto, un liberatore, un rafforzatore, in una parola un Salvatore, e lo troverà.
Come San Paolo, dopo aver gridato "O misero che sono!" saprà rispondere a se stesso: "Ringrazio Dio che Dio mi libererà, per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore. Cristo susciterà questa mia debole volontà, Cristo mi darà forza e potenza, per esaudire fedelmente tutti i miei buoni desideri, perché Egli stesso le ha messe nel mio cuore non per deridermi, non per deludermi, non per rendermi infelice alla vista di nobili grazie e virtù alle quali non posso giungere, ma per compiere in me la sua opera».
C. Kingsley, Ognissanti, p. 41.
Riferimenti: Romani 7:22 . Sermoni semplici dei collaboratori di "Tracts for the Times", vol. iii., pag. 34. Romani 7:23 . Spurgeon, Sermoni, vol. xxv., n. 1459. Romani 7:24 . Buone parole, vol. iii., pag. 445; T. Arnold, Sermoni, vol. iii., pag. 37; CJ Vaughan, Lezioni della Croce e Passione, p. 227.