Commento biblico del sermone
Salmi 16:1,2
Affinché possiamo vedere la meravigliosa beatitudine di questo potente dono di Dio stesso, dato da Lui stesso a noi, esaminiamo una semplice domanda: in che cosa consiste la vera felicità?
I. Non è soprattutto in ciò che, nel senso più alto della parola, possiamo chiamare riposo? Questo non è uno stato inattivo e inutile. Tanto lontano da ciò, non è allora, soprattutto, quando l'uomo è così tranquillo che ha davvero le migliori possibilità di sviluppare tutto ciò che è in lui e di portare alla perfezione tutti i suoi talenti? Come dalla calma imperturbabile della notte sembra dipendere la crescita di tutte le cose, così l'uomo, imperturbato da passioni agitate e ansie logore, può allora meglio espandere la sua natura e realizzare l'oggetto del suo essere.
II. Questo riposo, questo potere di essere in quiete, appartiene, di tutte le funzioni dell'essere dell'uomo, al solo cuore, o, in altre parole, alla sede dei suoi affetti. E perché? Perché l'amore soddisfa il cuore, e il cuore può amare, sì, è tale da poter amare Colui che, essendo Lui stesso infinito, è, se solo si dà per essere amato, subito e per sempre tutto ciò che l'amore può desiderare. Dal senso di totale vacuità che il cuore prova quando non ama, dall'assoluta incapacità di tutte le cose terrene di riempirlo, dalle sue stesse forti brame e brame, impariamo che è volontà di Dio che i suoi veri e migliori affetti siano concentrato solo su di Lui. Proprio come l'ago riposa dal suo strano, inquieto tremito solo quando punta dritto al polo, così il cuore può essere a riposo solo quando è pieno dell'amore di Dio.
III. Questa è dunque la ricompensa del popolo fedele di Dio. Questo Dio amorevole, tutto saggio, tutto tenero, tutto compassionevole, tutto grande, tutto sufficiente, che si rivela come Uomo all'uomo, è Colui che si dona al cuore umano per soddisfare il suo desiderio di amore. Colui che ha fatto il cuore in modo tale che anelasse a Lui e non potesse trovare pace se non in Lui, Lui Stesso ne diventa la parte. Dio è la ricompensa del Suo popolo (1) nella vita; (2) alla morte; (3) nell'eternità. "Alla tua destra c'è un piacere per sempre."
WJ Butler, Cambridge Quaresima Sermoni, 1864, p. 225.
Riferimenti: Salmi 16 Clergyman's Magazine, vol. xx., pag. 206; J. Hammond, Espositore, 1a serie, vol. iv., pag. 341; I. Williams, I salmi interpretati da Cristo, p. 279.