Commento dal pulpito di James Nisbet
1 Pietro 2:7
LA PREZIOSITÀ DI CRISTO
'A voi dunque che credete che Egli è prezioso.'
Quanto è indicibilmente prezioso Cristo 'esposto come propiziazione per il peccato'—'Colui che ha portato i nostri peccati nel suo stesso corpo sull'albero!'
I. È dunque per ciascuno di noi una domanda pratica: Abbiamo ricevuto Cristo nei nostri cuori? È praticamente potente e prezioso nella nostra vita quotidiana? Ci ispira, santifica e conforta nelle esperienze quotidiane? Possiamo dire di Lui: 'Cristo, chi è la nostra vita'—'Il Signore Gesù Cristo, chi è la nostra speranza'? Siamo stati improvvisamente chiamati a stare davanti a Dio, dovremmo essere "trovati in Lui"? Non si tratta di nozioni o credenze su Cristo, ma di esperienza viva di Lui, appropriazione pratica della grazia che Egli porta, vivificazione pratica con la vita che Egli è.
Tutto, quindi, ruota sul tuo ricevere Cristo individualmente, sulla tua esperienza religiosa di Cristo, legando la tua vita alla sua vita, radicandoti in Lui, come il tralcio è nella vite.
II. Confidi dunque così tanto in Cristo? Hai ricevuto così la Sua espiazione? Hai qualche comprensione sperimentale delle cose di cui ho parlato? Cristo è prezioso per te sopra ogni altra cosa, al di sopra del piacere, della ricchezza, del peccato, degli amici e della vita stessa? Ti è più vicino nei pensieri e più caro nell'affetto, il sommo bene e la gioia della tua vita?
III. E nelle tue valutazioni pratiche delle cose, è ciò che desideri più ardentemente che ti avvicina a Lui: le conversazioni, le preghiere, gli inni, la predicazione, la Chiesa, le ordinanze? Ciò che più ti fa conoscere Lui ti attrae e ti delizia di più? E se tu sei davvero suo e conosci il suo amore, sarà una buona cosa provarti spesso e chiederti: Se questo e un tal conforto mi venissero tolti, potrei restare nel suo amore? Se non avessi nessuna di queste cose, basterebbe? Se dovesse dire: 'Tieni tutto senza di me' o: 'Rinuncia a tutto e tienimi solo', quale dovrei scegliere? Se ora dovessi lasciare tutto e sedermi ai Suoi piedi, questa sarebbe per me felicità e gioia?
IV. Alcuni cristiani sono soddisfatti di andare avanti senza questo, prendendo quanto più decentemente possibile del mondo, soddisfatti di una distanza pratica da Dio, senza pace e gioia cosciente, e senza nulla nel tono, o nello spirito, o nella conversazione che sa di Paradiso. Attenzione a questo! Se lo conosci e lo ami, vivi per lui. Un cristiano che non lascia a ogni passo un sapore di Cristo è una negazione di Lui!